Cara Bea,

so che ci sono cose che non andrebbero dette nemmeno per scherzo ma certe volte, accoltellerei il mio fidanzato. In senso metaforico, ovviamente. Rientro a casa distrutta la sera e trovo un paesaggio devastante. Come se fosse esplosa una mina in casa: calzini sparsi, un percorso di briciole e lui sul divano, in panciolle con telecomando e birra in mano. Ma ha capito che io non sono una colf e che lui non è Homer Simpson. Almeno mi aiutasse a cucinare: non gli chiederei molto, solo di tagliare le cipolle o di sminuzzare le verdure del soffritto. Visto che il leader non lo sa fare potrò almeno chiedergli di farmi da sous-chef?

Attendo tue,
Renata, Milano

Cara Renata,

gli uomini sono bambini invecchiati. Me lo diceva sempre quella santa donna di mia nonna, che nel giorno delle nozze di diamante quando le era stato chiesto il segreto del successo del suo traguardo aveva risposto, «Mi sono sposata nel tempo in cui le cose di valore, se si sbeccavano, venivano riparate». Credo che in questa battuta ci sia il segreto del successo di una vita di coppia. Fatta di alti e bassi, di parabole e di iperbole, di distrazioni e di gratificazioni. Cerca di cogliere il meglio dal tuo fidanzato e, se così non fosse, acquista un Voodoo. No, non sto pensando alla bambolina puntaspilli con cui tormentare il tuo povero partner, infliggendogli le sadiche punizioni che ai tuoi occhi merita, bensì dell’originale ceppo portacoltelli progettato dall’estroso designer Raffaele Iannello. Lungi da me istigarti ad una strage in famiglia: piuttosto, mettigli un grembiule addosso, scegli il coltello giusto e costringilo a tagliare le cipolle. Come nella prova di MasterChef: un chilo di cipolle, ogni volta che ti farà trovare la casa sotto assedio. Credo sarà sufficiente per fargli passare la voglia di fare il signor Simpson.

Fammi sapere come va,
Tua BB

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