Gli Afterhours lo cantavano un po’ melodrammaticamente, ma sul fatto che “non c’è niente che sia per sempre” siamo tutti d’accordo. E l’amore? Come tutto, ogni relazione fa la sua evoluzione e, a volte, finisce.

Nulla ci vieta di pensare che possa essere davvero eterno, ma se non è così? Come fare a capire se l’amore, almeno da parte nostra, è davvero giunto al capolinea? La psicologa Rosamaria Spina ci aiuta a leggere i segnali. Anche se non per tutte la fine di un amore è un fulmine a ciel sereno, come ci dice l’esperta: «In alcuni casi c'è chi si rende subito conto che qualcosa è cambiato, ma c'è anche chi ha bisogno di più tempo per elaborare il tutto, per paura o insicurezza, e anche perché non è mai facile ammettere di non essere più innamorati di una persona cui, comunque, non si smette di voler bene». Alcuni segnali però sono inequivocabili: scopri quali sono.

I campanelli d'allarme

  • Non hai più voglia di vederlo o di passare del tempo con lui: ricercare degli spazi che siano tutti per noi è perfettamente normale, ma se questa ricerca ha il principale scopo di evitarlo allora di certo qualcosa non va visto che si tratta della persona con cui dovremmo passare il resto della nostra vita!Non lo percepisci più come presenza importante nella tua vita: se fino a qualche tempo fa parlavi di convivenza, matrimonio, figli, vacanze da organizzare e ora ti senti stretta in tutto questo o hai come la sensazione di voler scappare, apri gli occhi: probabilmente non è più lui l'uomo con cui vuoi condividere la tua vita.
  • È “come un fratello” : questa sensazione è un campanello di allarme molto forte perché ci dice che l'uomo che sta al nostro fianco non ci emoziona e non ci attrae più, non ci provoca più le stesse passioni di un tempo. Se è solo questione di routine di coppia da rivitalizzare, poco male; ma se la sensazione rimane, è bene farsi due domande.
  • I suoi difetti diventano insopportabili: per anni hai sopportato il suo ciondolare in boxer per casa, i suoi calzini spaiati nel bagno e quei chiletti in più che non si è mai deciso a mandar via, ma ora tutto questo ti manda su tutte le furie: un brutto segno. Dalla perfezione è passato ad essere imperfetto: magari avete bisogno di stare solo un po’ insieme per riscoprirvi, ma se non bastasse? Non comunicate più e il litigio è sempre dietro l'angolo: comunicare e litigare molto spesso vanno di pari passo, perché se è vero che si smette di litigare quando si smette di comunicare è anche vero che, in alcuni casi,smettendo di comunicare i litigi aumentano. Questo perché viene meno la voglia di confrontarsi sui piccoli e grandi problemi della vita quotidiana e non c'è più il desiderio di risolvere insieme ciò che non va. In casi come questi il litigio è tutt'altro che costruttivo, ma diventa il pretesto per attaccare l'altro e per spingere, in modo più o meno inconscio, il rapporto verso la rottura definitiva. Si fa largo il desiderio/bisogno di tradire: esiste una fase all'interno delle storie che stanno per finire in cui il tradimento è un estremo tentativo di mantenere il rapporto cercando altrove ciò che non si ha più nella relazione di coppia. Ovviamente è un tentativo che, soprattutto a lungo andare, è destinato a fallire : meglio non nascondere la testa sotto la sabbia e ammettere subito ciò che probabilmente già sappiamo,