Siete una coppia da pizza o da cucina all’avanguardia? Si fa sedurre dalla tua cucina o mangia per sopravvivere? Vi ispirano le stesse cose o avete un rapporto con il cibo totalmente differente? Abbiamo chiesto alla psicoterapeuta Monica Zentellini, consulente per Meetic, di raccontarci cosa c’è dietro il suo rapporto con la tavola e il cibo.

Il godereccio: per lui il cibo è strettamente legato alla dimensione del piacere. Il suo modo di vivere è fondato sul godimento in ogni suo aspetto e i suoi organi di senso sono il veicolo attraverso il quale trarre maggior godimento. Affidati a lui: ne vale la pena!

Il vorace: per lui cibo = sopravvivenza. La voracità è spesso collegata alla paura di rimanere senza ciò che ritiene importante: una persona così non sa beneficiare del senso di soddisfazione, perché “finito un piatto” ha subito bisogno di pensare a cosa c’è dopo. La sensazione di chi sta loro vicino spesso è quella di non bastare, di non essere sufficiente, di dover fare sempre qualcosa di più per compiacerlo. Sei pronta a tutto questo?

Il mordi e fuggi: il tuo ragazzo è una persona a cui non piace soffermarsi sulle cose. Si sazia con poco e ha un approccio scostante con le cose che fa: sembra quasi non riesca a trovare mai la giusta collocazione. In alcuni casi questo atteggiamento diviene proprio una filosofia di vita, trasformando il tuo ragazzo e i tipi come lui in persone poco affidabili.

L’ipersalutista: prima di tutto la salute e la forma fisica! Ci troviamo davanti ad una persona che non sempre sa lasciarsi andare al piacere: per lui benessere vuol dire sforzo e privazione. Se per caso sgarra deve fare i conti con il senso di colpa che lo assale, senza abbassare mai la guardia. Chi gli sta vicino deve essere pronto a sentire i suoi consigli su come nutrirsi e su come comportarsi in generale. Per un tipo così ci vuole pazienza!