Più che una verità inconfutabile sull’amore, il fatto che gli opposti si attraggano è un luogo comune smentito da una recente ricerca condotta su 5000 coppie. Lo studio, pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences, è durato cinque anni: il tempo necessario per verificare nel modo più pragmatico possibile se effettivamente la questione degli opposti fosse realistica.

Gli esiti però la dicono lunga sul fatto che non è così: pare infatti che il segreto per una vita di coppia felice e duratura sia essere vicini e non ai due poli caratteriali. È emerso infatti che le coppie ancora solide a distanza di cinque anni erano formate da partner tra loro compatibili e che, invece, le unioni finite entro il periodo della ricerca erano caratterizzate da partner con personalità poco affini.

Un risultato molto diverso da quello venuto alla luce da una ricerca del 2008 portata avanti dal Wellcome Laboratory of Neurobiology dell'University College di Londra, in cui si rendeva evidente il fatto che odio e amore fossero le due facce della stessa medaglia e che, grazie a una serie di collegamenti neuronali, i sentimenti di odio, quindi di opposizione, potessero essere correlati in modo quasi speculare a quelli dell’amore, e dunque dell’interesse e dell’unione.

Chi ha ragione? Siamo lontani dall’avere una visione generale della cosa (a meno di non analizzare tutte le coppie del mondo!): solo la nostra esperienza può effettivamente dirci se gli opposti si attraggono veramente oppure è solo una leggenda metropolitana, una frase fatta che, almeno una volta nella vita, abbiamo pronunciato per giustificare l’attrazione verso una persona completamente diversa da noi.