Sul significato della prima volta scorrono da sempre fiumi di parole: perché è importante, è un approccio concreto al sesso che va fatto con la persona giusta. Ma l’accezione non sempre è positiva: quante di voi possono vantare una prima volta davvero soddisfacente, non imbarazzata o impacciata, con tanto di orgasmo finale? Mitizzare il primo rapporto sessuale è un rischio, soprattutto se non ne abbiamo un buon ricordo, eppure una recente ricerca condotta da Matthew Shaffer, dell'University of Tennesse, e Veronica C. Smith, dell'Università del Mississippi e pubblicata successivamente sul Journal of Sex and Marital Therapy è andata oltre: ha infatti decretato che la prima volta è un vero e proprio termometro del piacere sessuale futuro.

Secondo i due studiosi, il benessere fisico e sessuale si può prevedere: basta semplicemente ricordare le sensazioni legate alla prima volta. La ricerca ha coinvolto 331 persone con l’obiettivo di capire in che modo le reazioni fisiche ed emotive della prima esperienza sessuale potessero influenzare quelle successive. Il risultato? Il ricordo di una prima volta piacevole e positiva ha segnato positivamente la vita sessuale dei protagonisti della ricerca. E quelli che la dimenticherebbero volentieri? In questo caso il rapporto con il sesso non ha un riscontro troppo positivo. «In generale, la prima esperienza sessuale di una persona può impostare una sorta di modello per gli anni a venire» ha concluso Shaffer.

Sarà davvero così? O l’esperienza della prima volta, così variegata proprio perché soggettiva, non può essere classificata, né servire da specchio magico per prevedere la propria vita sessuale?