Si chiama Love Joule ed è il primo “masturbation bar” al femminile che la storia ricordi. La culla di questa nascita è la cosmopolita Tokyo: l’intenzione è quella di aprire gli occhi sulla masturbazione, intesa non come momento alternativo al sesso, ma come valido contributo alla crescita sessuale di ogni donna. Per questo, insieme ad alcolici e stuzzichini, sulle pareti del Love Joule potete trovare falli di ogni tipo e dimensione, neanche vi trovaste a una riunione Tuppersex circondate da sextoys. Gli uomini? Ammessi solo se accompagnati (da donne, ovviamente).

Non è chiaro se, in questa location, si possa passare dal guardare e discutere al fare: quello che importa è il segnale forte che questo tipo di iniziative tutta al femminile vuole dare. La masturbazione non è un tabù! Abbiamo chiesto alla psicologa e sessuologa Rosamaria Spina perché il sesso da soli è fondamentale per vivere il rapporto a due con più consapevolezza: “La masturbazione, inclusa quella femminile, non è affatto una forma immatura di sessualità, come diceva Freud, ma è un altro importante modo per vivere il sesso. E’ un modo per provare piacere, ma è anche un mezzo per conoscere meglio il proprio corpo, per entrare maggiormente in contatto con sé stessi e con il proprio immaginario erotico ed è un momento fondamentale di “educazione emotiva”, oltre che di crescita sessuale e personale”.

Per le più curiose, l’esperta ci dà un suggerimento di lettura: un libro dedicato a chi vuole saperne di più sui pregiudizi legati al self-sex nel corso dei secoli. “Storia della masturbazione” (Odoya, 11,50 Euro) vi aprirà gli occhi su quel mondo fatto di carezze e coccole private di cui non potreste fare a meno!