Nella Giornata mondiale della lotta contro l'Aids, Anlaids, la prima associazione nata in Italia per combattare la diffusione della malattia, sensibilizza sui temi della prevenzione e sulle possibilità di vita dei sieropositivi, oltre che sostenere la ricerca.

Cosmo ha intervistato la dottoressa Alessandra D'abramo, responsabile del numero verde Anlaids 800-589088, attivo ogni lunedì e giovedì dalle 16 alle 20, per chiederle alcuni consigli sulla prevenzione.

Il condom è fondamentale per prevenire il virus?
«Nei rapporti penetrativi è necessario indossarlo sin dall'inizio e fino alla fine. L'Aids si trasmette attraverso il contatto del sangue e delle secrezioni genitali come sperma e secrezione vaginale. Anche nei rapporti orali e in quelli anali bisogna usare il preservativo. Esistono condom per diverse situazioni, per esempio ne esistono di specifici per il rapporto orale con una forma che si adatta alla lingua. Stesso discorso vale per i rapporti anali: in questo caso il condom è più resistente».

Se il proprio partner è restio ad usarlo, come superare l'imbarazzo di chiedere l'uso del preservativo?
«Meglio insistere. Tuttavia esistono condom vaginali che si inseriscono all'inizio del rapporto, in modo da non dover interrompere i preliminari».

Dopo un rapporto a rischio, quando è necessario fare il test?
«Il test è anonimo e gratuito e può essere eseguito recandosi al Centro malattie infettive (trovi l'elenco sul sito di Anlaids). È importante rispettare il periodo finestra, cioè i tre mesi successivi al rapporto considerato a rischio. Questo perché gli anticorpi contro il virus dell'Hiv nei primi mesi di contagio sono deboli e non vengono rilevati. E' solo dopo questo periodo che è possibile sapere con più sicurezza se si è sieropositivi. Esiste un test di ultima generazione che rende più breve il periodo finestra e può essere effettuato anche dopo un mese, perché rileva la presenza di un antigene (P24) del virus. In ogni caso è necessario poi effetuare un secondo test dopo i tre mesi. Infine, negli ultimi tempi è stato introdotto il test sulla saliva, che va tuttavia seguito da un test del sangue».