L'altro giorno Blake Lively, quella biondona californiana che ci conquista sempre per simpatia e chioma bionda e fluente, era ospite a Good Morning America e, come capita spesso, il discorso a un certo punto è caduto sulla sua relazione con Ryan Reynolds, visto che la coppia non perde occasione di mandarsi messaggi dolcissimi per renderci partecipe del loro amore che non sente crisi.

Blake Lively e Ryan Reynolds sono sposati dal 2012, hanno due figlie e un affiatamento invidiabile. Quale sarà il segreto per questo matrimonio che funziona?

La star di Gossip Girl ha una spiegazione. Secondo lei parte del merito è da attribuire al fatto che lei e Ryan facciano lo stesso lavoro, ne capiscano le dinamiche e sappiano immedesimarsi nell'altro. Se, per esempio, uno dei due gira una scena di sesso in un film, è chiaro a entrambi, e senza troppe spiegazioni ,che si tratta di lavoro e finzione. Niente di più. Questo evita eventuali crisi perché «È utile sapere che, quando stai recitando, quelle cose non stanno accadendo per davvero. Ho amici che sono sposati con persone che non fanno lo stesso lavoro e qualche volta vengono fuori con "Oh, quindi non stavi effettivamente fare l'amore in quella scena?!". E io sono lì che devo chiarire "No, no, no, no, no, no, no". Quindi, sì, questi elementi sono utili in una relazione».

Inoltre Blake è una che lascia un certo spazio a Ryan e non è una maniaca del controllo, neanche in quello che riguarda lei o le sue figlie. Ryan, infatti, scherza spesso su Twitter sulle pargole con battute al vetriolo.

«Mia figlia adora essere seppellita nella sabbia fino alla testa. La sua faccia si illuminerà quando tornerò a prenderla domani».

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Blake ha raccontato che spesso in molti le chiedono cosa pensi di queste battute, ma lei è come se cascasse dal pero perché non segue Ryan su Twitter. Quando scopre cosa dice, si mette anche a ridere.

«Il fatto è che ho perso la password di Twitter un anno fa e mezzo fa e non riesco a stargli dietro». E ha aggiunto «È molto divertente, ma anche bisogno di iniziare una terapia».

Ok, non riesci a non volere bene a entrambi.

Qui il suo intervento a Good Morning America: