Il grande problema della comunicazione tra i sessi: a te piace parlare dei tuoi sentimenti, a lui no. Ma cambiare un uomo da duro a tenero, non è impossibile. «I ragazzi vengono educati a nascondere le emozioni», spiega Ronald Levant, docente di psicologia all'Università di Akron (Usa). «Fin da piccoli vengono abituati ad adottare tutta una serie di atteggiamenti considerati virili, a non piangere mai e a mostrarsi aggressivi e tutti d'un pezzo». Oggi, però, le cose stanno cambiando: nell'era dello chignon maschile gli uomini sembrano pronti ad abbandonare lo stereotipo del "duro". «Rispetto alle generazioni precedenti i millennials sono più disposti a fare discorsi profondi con la propria compagna, ma le modalità di comunicazione tra lui e lei restano differenti», dice Levant. Ecco perché, a volte, hai l'impressione che ti stia nascondendo ciò che prova. «Tutti cerchiamo l'amore, ma non sempre gli uomini sanno dare voce a questo bisogno», avverte l'esperto. Molti pensano che basti il contatto fisico (leggi: sesso), o anche soltanto trascorrere del tempo insieme. A te (giustamente) non basta? Ecco cosa puoi fare.

Parlagli in... auto

Quand'è stata l'ultima volta che il tuo ragazzo ha invitato a cena i suoi amici per scambiarsi qualche confidenza in pace? Mai successo? Ecco, appunto. Gli uomini non sono portati per questo tipo di comunicazioni ravvicinate. «Le conversazioni faccia a faccia possono farli sentire vulnerabili: meglio affrontare un discorso serio con il tuo lui mentre è impegnato in qualche attività, come guidare», consiglia Deborah Tannen, linguista e autrice del bestseller Ma perché non mi capisci? (Frassinelli). Non solo: il contatto visivo prolungato lo confonde. «Scambiarsi tra maschi uno sguardo diretto e insistente è un segnale di sfida. Mentre se lui si sente fissato da una donna, crederà che lei voglia fare sesso, e non che desideri uno scambio di confidenze», dice l'esperta. E una volta in modalità hot, la sua disponibilità a raccontarti di sé scenderà ben al di sotto dello zero.

Incoraggialo con tatto

«Quando gli chiedi che cosa prova, potrebbe non sapere cosa dire. Non tutti gli uomini, infatti, sono abituati a descrivere le loro emozioni», avverte Mark Feinberg, psicologo e docente alla Pennsylvania State University (Usa). In questi casi, insistere è controproducente: lui avrà l'impressione che tu lo stia accusando di essere reticente e si chiuderebbe a riccio. Mai chiedere: «Perché sei così silenzioso?». Piuttosto, digli: «Se vuoi, io sono qui». Così lo rassicuri facendogli capire che sei pronta ad ascoltarlo. Se lui rompe la sua corazza confidandoti: «Al mio capo non è piaciuta la mia presentazione», non stordirlo con una raffica di domande sul suo boss, ma usa l'empatia per portare la conversazione a un livello più profondo. Rispondigli: «Se succedesse a me, ci resterei pure io malissimo». In questo modo lui non 
si sentirà giudicato.

Chiedigli di ciò che ama

Magari sentirlo parlare del campionato non è il massimo, ma conversare di argomenti leggeri che interessano al tuo ragazzo non è affatto una perdita di tempo. «Ti aiuta a stabilire una connessione con il suo lato più riservato: poi affronterai temi più intimi», spiega Feinberg. Evita, però, di intimargli: «Dobbiamo parlare». Altrimenti lui penserà che tra voi qualcosa non va. Se, invece, gli chiedi di una sua passione, non avrà la sensazione di essere sotto interrogatorio e sarà più disposto ad affrontare gli argomenti ad alto tenore emotivo che premono a te. E se poi gli avrai dato ragione a proposito delle pessime decisioni di quell'arbitro, le chances che lui ti riveli finalmente il suo pensiero raddoppiano.

Dagli più spazio

Non appena lui inizia a parlare, ti conviene tacere. «Nelle conversazioni tra donne c'è più partecipazione emotiva ed è normale che ci si rubi la parola l'un l'altra. Ma per un uomo è diverso: per spiegarsi sentendosi a proprio agio ha bisogno di esprimersi senza essere interrotto», dice Feinberg.

Ridete insieme

Guardare con lui qualche vecchia puntata dello show di Maurizio Crozza potrebbe servire a scongelargli la lingua. No, non è una battuta: uno studio pubblicato su Human Nature dimostra che ridere di gusto rende più inclini a parlare dei fatti propri. «Ma funziona solo se ridi con lui, e non di lui», avverte Tannen. Nel caso ti azzardassi a prenderlo un po' in giro, seppure bonariamente, si offenderebbe e andrebbe di nuovo in ibernazione.