Ci sono alcune cose da sapere sul tuo ragazzo e i suoi amici, se non vuoi rischiare di rovinare la relazione con inutili discussioni.

Tra uomini si esce a bere, si parla delle ex, si fanno commenti sul lato B delle passanti, si rimorchia insieme, si condividono progetti... Poi, uno del gruppo si fidanza con una tipa di carattere, e tutto cambia.

La fobia più ricorrente in ogni compagnia maschile è la variante Yoko Ono, la moglie di John Lennon che ha fatto la differenza nei Fab Four. Ogni gruppo di amici, infatti, si sente una rock band gelosa dei suoi ritmi.

Anche il tuo nuovo ragazzo ha la sua gang e tu non sai come muoverti senza rompere fragili equilibri? Cosmo ha indagato per te girando le domande più spinose a quattro ragazzi: Ray, 32 anni (fotografo), Pier Franco, 28 anni (agente di commercio), Jonathan, 30 anni (albergatore) e Gianluca, 32 anni (commercialista). Fai tesoro delle loro risposte e scopri le cose da sapere sul tuo ragazzo e i suoi amici per non bruciare il rapporto...

1. Nuova fidanzata e amicizie maschili storiche: per te sono due mondi diversi o possono convivere?

Ray «In un rapporto sano, quello che eri (membro di un gruppo) e quello che sei (fidanzato) devono coincidere. Se senti il bisogno di evadere dalla relazione, allora qualcosa non funziona».

Pier Franco «Dipende. La mia ragazza è violoncellista e vegetariana: la tengo lontana dalle compagnie di amici carnivori, così come da quelle in cui il top della conversazione è un colpo di testa su calcio d'angolo».

Jonathan «Unire le due cose è una fatica. Ma ora che vivo a Londra dalla mia ragazza e vedo gli amici solo quando torno in Italia, ne ho nostalgia».

Gianluca «Sono entrambi parti integranti della mia vita: vanno tenuti insieme. Però ammetto che a volte è complicato, soprattutto in certe situazioni, per esempio in vacanza».

2. Che cosa lei deve assolutamente evitare?

Ray «Di andare a letto con un amico del suo ragazzo. Io e Roberto, per esempio, suonavamo nella stessa band. Una sera la sua fidanzata è venuta da me e... non ho resistito. Poi ha avuto l'idea geniale di dirglielo. Gli ho dedicato una poesia di scuse, ma non è servita. Così mi sono messo con lei: è durata 5 anni».

Pier Franco «Di provarci con gli altri del gruppo. Una volta, la tipa di un mio amico mi ha chiamato con la scusa di una sciarpa che avevo scordato da loro. Ci sono andato ed era sola. Ho girato i tacchi. Senza esplicitare nulla, l'ho convinto a lasciarla».

Jonathan «Di organizzare viaggi e serate anche per gli altri amici: risulta invadente».

Gianluca «Di giudicare, correggere e bacchettare. Se lo fa, il suo fidanzato perde spontaneità quando è in mezzo al gruppo. Ed è l'inizio della fine».

3. E cosa, invece, è bene che lei faccia?

Ray «Instaurare un rapporto cordiale con gli amici di lui, senza esagerare né fingere. Se ti trovi davvero bene con qualcuno di loro, d'accordo, altrimenti limitati alle regole di convivenza civile».

Pier Franco «Almeno i primi tempi, meglio che sia lui a coinvolgerti. Non forzare ciò che potrebbe venire naturalmente».

Jonathan «Se devi litigare, aspetta di essere sola con lui. Gli risparmierai grandi prese in giro e processi in tua assenza».

Gianluca «Le amiche carine sono un'ottima merce di scambio per ingraziarsi le simpatie del gruppo. Anche se così aumenta in modo esponenziale il rischio di favorire problemi e dissapori».

4. L'amico accoppiato è insopportabile quando...

Ray «È disposto a qualsiasi cosa pur di non tornare solo. Se lei non lo apprezza per come è, meglio perderla e avere il coraggio di restare se stesso».

Pier Franco «Considera la costante possibilità di avere sesso gratuito una conquista: per alcuni è così. Ma dico, un po' di dignità!».

Jonathan «Alcuni cambiano modo di parlare riempiendosi la bocca di diminutivi e vezzeggiativi, tipo "ina", "etta"...».

Gianluca «Quando quello che tutte le sere ti stressava per andare in discoteca, d'un tratto non c'è più neanche per una pizza il lunedì sera o per una partita a calcetto».

5. Avete mai avuto una ragazza gelosa delle vostre amicizie maschili? Come vi siete comportati?

Ray «Una mia ex era ossessionata da una mia amica. Una notte, nel sonno, è corsa gridando contro un muro: stava sognando che la sua testa parlante era spuntata dalla mia spalla. L'ho lasciata: era matta».

Pier Franco «Lo sono tutte, è qualcosa di ancestrale. Lancio un appello: c'è stato l'Illuminismo, Steve Jobs, perfino i Beatles: siate più razionali!».

Jonathan «Sì e gliela avevo data vinta: non li frequentavo più. Finché un amico non mi disse: «Sto perdendo la stima nei tuoi confronti». Mi fece riflettere. «O ti prendi anche loro, o finisce qua», le dissi. Finì là».

Gianluca «Le peggiori sono quelle che ti dicono: «Vai via il weekend con loro? Nessun problema!». Poi te la fanno pagare fingendo malori in tua assenza per farti sentire in colpa, o postando foto hot su facebook».

6. Un cattivo rapporto tra lei e i tuoi amici, può causare la fine di una relazione?

Ray «Sì, ma i veri amici cercano di evitarlo. Capita a volte che, a cena tutti assieme, la ragazza di uno di noi inizi scherzando, poi si incazzi per davvero e se ne vada. Noi cerchiamo di consolare l'abbandonato, ordiniamo un amaro e meditiamo, atterriti, sull'imperscrutabilità dell'animo femminile».

Pier Franco «Non mi è mai successo. Se una donna mi lasciasse a causa degli amici, perché mi vorrebbe solo suo, penserei che mi è andata bene. Mi avrebbe trasformato in un criceto che corre nella ruota».

Jonathan «Si dice che l'uomo, quando molla la moglie, abbandona anche l'amante. Si può dire che io abbia fatto così. I continui screzi tra amici e fidanzata mi hanno rivelato che ero circondato di persone negative, senza distinzioni di sesso. Ho fatto tabula rasa».

Gianluca «A me è capitato. Ed è successo andando tutti insieme in vacanza. La mia ragazza di allora si era lamentata coi miei amici per come avevano ridotto la cucina: voleva che uno di loro lavasse i piatti. Lui non l'ha presa bene e ha reagito dicendole tutto ciò che pensava di lei. Lì per lì l'ho difesa, ma poi mi sono accorto che il mio amico aveva ragione: era una rompipalle colossale».

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