Ho conosciuto il mio ragazzo in prima superiore. Lui era più grande di me di 4 anni, era in quinta ed era il ragazzo più conosciuto della scuola. Era il rappresentante d’istituto e per i corridoi era quello che veniva più salutato. Nella sua classe era il più bravo, preferito sia degli insegnanti che dai suoi compagni. Era il classico bravo ragazzo, simpatico, intelligente e carismatico.

Lo conobbi grazie a un gioco durante la festa d’istituto. Ogni alunno poteva scrivere biglietti anonimi a qualcun altro e lui, insieme a suoi amici, era incaricato di consegnare i messaggi. Un ammiratore anonimo ha fatto sì che lui passasse gran parte della festa a portarmi messaggi e, dopo i primi tre o quattro, abbiamo iniziato a scambiarci qualche battuta.

Nonostante questo reciproco interessamento, restammo solo amici. Ci salutavamo all'intervallo e a volte scambiavamo qualche parola, ma tra noi non c’era nient’altro. Insieme partecipammo anche a un progetto della scuola dove, però, partecipava anche una mia amica che si innamorò di lui. Era totalmente cotta, faceva di tutto per stargli vicino e per parlargli, ma lui non si era accorto di niente. Fino a quando, durante un progetto scolastico, un insegnante glielo rivelò mettendo in imbarazzo sia lui che la mia amica.

La mia amica avvampò e lui la guardò per cercare conferma. Quello che nessuno sapeva, però, era che lui era già innamorato di un’altra. Era innamorato di me, e io ero attratta da lui, ma per non ferire la mia amica rimasi in disparte, anche se, ogni volta che lo vedevo, pensavo che lui, era l'uomo che avrei voluto sposare. La scuola finì e tra noi vi fu niente di fatto. Lui diede la maturità e se andò, lasciando che la mia amica si crogiolasse nella delusione, mentre io continuai tranquilla i miei studi.

Se c’era una cosa a cui non credevo erano gli incontri su internet, ma oggi è proprio grazie al web se sono fidanzata. Lui mi aveva cercata (e trovata!) attraverso un social network. Iniziammo a scriverci, a scambiarci i numeri di telefono e alla fine ci siamo rivisti. Non ci abbiamo messo molto a capire che eravamo fatti l’uno per l’altro.

Eravamo diversi ma nella nostra diversità ci completavamo. Io non cucino e sono negata con la lavatrice, lui è uno chef nato e sa fare il bucato. Abbiamo un carattere diverso, ma grazie a questa differenza riusciamo sempre a capirci. Anche se litighiamo non riusciamo mai a rimanere arrabbiati per più di qualche ora. Stiamo insieme da quattro anni e non c'è giorno in cui io non l'abbia amato.

C'è stato un lieto fine anche per la mia amica, che si arrese di fronte al nostro amore e adesso anche lei è felicemente fidanzata, da circa un anno. Segno che non tutte le delusioni vengono per nuocere.