Il giorno dopo l’incontro ravvicinato con il filosofo/giardiniere mi sveglio, incredibilmente, di buon umore. Misteri della libido (e del l'ego): sono curiosa di sapere se si farà risentire e, tutto sommato, credo di sì. In fondo, quando in tribunale un'udienza viene rinviata per indisposizione dell'avvocato, quello poi ci torna dal giudice. O no? (Già, perché al di là delle sue aspirazioni filosofico/topiarie lo scostumato è, di fatto, un avvocato).

Due giorni dopo mi sveglio incazzata: possibile che sia così inqualificabile da dileguarsi nel nulla dopo un'apparizione così fugace?

Tre giorni dopo mi sveglio con un certo prurito. Non alle mani, anche se una notevole voglia di menarlo c’è.

No, il prurito proviene dalle mie parti intime.

Considerato che non ho compiuto gesti sconsiderati nelle ultime 48 ore, l’origine del disagio deve risalire a tre giorni prima.

Ripasso la serata con il tizio. Prima di approdare sul mio divano, egli si è dedicato (almeno) alle seguenti attività manuali: aprire il lucchetto della catena della bici, arrotolare la catena intorno al sellino, guidare la bici, srotolare la catena e reinserire il lucchetto, smessaggiare (l’ho trovato impegnato a digitare quando ci siamo incontrati), bere un negroni sbagliato, mangiare mandorle salate e altre salutari amenità da aperitivo, estrarre i soldi dal portafogli per pagare, sminuzzare con accanimento i rametti del mio benjamino.

Dopo tutto ciò, si è intrufolato con le sue tenere manine nelle mie zone intime.

Ecco, in questi momenti una scintilla di femminismo si accende dentro di me e mi domando: ma i maschi si rendono conto che non siamo delle bambole? Che il nostro corpo va trattato con cura? Che certe ingiustificabili mancanze di attenzione o di delicatezza possono causare dei danni? Che non dovremmo essere noi, con voce suadente, quasi vergognandoci, a chiedergli: “Vuoi andare in bagno a lavarti le mani?” (e che, quando lo facciamo, non devono darci delle “cerebrali” né tantomeno rispondere: “No, grazie, non ne ho bisogno”)?

Nella fattispecie, ammetto di non averci pensato neanch’io: la scena della potatura manuale di Benji mi aveva totalmente spiazzato. Faccio mea culpa.

Però mi riprometto, la prossima volta, di partire dal basso. Molto in basso. Ovvero dai fondamentali dell'educazione del maschio.

***

Leggi tutti gli episodi precedenti de "I diari del materasso"