Dopo una serata in discoteca, piena di ritmo e alcol, nel 2011, Veronica*, che allora aveva 20 anni, è finita a casa con quel ragazzo fichissimo della sua compagnia. Aveva appena rotto con un altro e tutto quello che voleva era una notte bollente di sesso. Invece si è trovata con un co**ione munito di un aggeggio che funzionava male. Siccome non aveva la minima intenzione di stare con lui un momento di più, ha levato il disturbo appena il tipo si è rimesso le mutande. Saranno state sì e no le cinque di mattina…

La "mezza" botta e via, la fuga post-coito, architettata per evitare l'imbarazzo del mattino dopo, sembra ormai essersi fatta strada tra le giovani donne. Ha iniziato a diffondersi in sordina nel 2011, e poi è diventata pratica diffusa nel 2012, l'anno in cui è stato lanciato Tinder. E forse non è un caso.

Quando l'app è diventata un must per le giovani ventenni in cerca di un po' di sesso occasionale, le donne hanno cominciato a scalfire l'ego dei playboy e ad andarsene prima che si facesse giorno. Ma anziché andarsene dopo aver ottenuto quello di cui erano alla ricerca (leggi: un orgasmo…), solitamente prendono la borsa e se ne vanno proprio perché non sono soddisfatte.

Insomma, incontri sessuali drammatici per cui universitarie e neolaureate hanno preferito "mezza" botta e via.

Recentemente Nicole, 21 anni, si è portata a casa un tipo appena rimorchiato, ma gli ha anche chiesto di non rimanere a dormire: «Avevo scoperto che aveva un pene microscopico. Davvero, non gli stava neanche su. Alla fine gli ho chiesto di andarsene».

Veronica, che di "botte e via" ne ha provate prima di incontrare il suo ragazzo, con cui sta da undici mesi, ricorda diversi casi in cui non era soddisfatta di quello che aveva davanti: «Mi è capitato di andarmene nel cuore della notte perché il tipo in questione si stava comportando da stronzo. Non voleva restituirmi il favore, diciamo, e voleva che gli facessi un pom**no, ma a me non andava. Alla fine ho alzato i tacchi perché la trombata non era quella che volevo, e mi sono detta: la notte è ancora giovane».

Lidia*, 24 anni e amica di Veronica, è assolutamente d'accordo: «Se non hai intenzione di ricambiare il favore, non c'è motivo di rimanere, quindi: via». Da quando si sono laureate, dicono però che notti fallimentari come quelle non ne sono capitate quasi più. Ma questo non vuol dire che non se ne vadano lo stesso se sono a casa di un tipo e capiscono che non avranno quello che desiderano.

Tra gli intervistati nessuno dei 10 uomini, di età compresa tra i 24 e i 27 anni, che sono stati mollati a metà, ha ammesso di aver capito che era stata la loro incapacità nel soddisfare sessualmente la donna che avevano in camera. Insomma, per loro non era chiara la ragione che le aveva spinte a girare i tacchi prima che sorgesse il sole. Due, anzi, hanno detto di non aver neanche preso in considerazione l'ipotesi: non credevano neanche che la cosa potesse essere lontanamente possibile. Uno ha detto chiaramente «No, io sono un drago a letto». Piuttosto hanno pensato che le ragazze avessero un altro appuntamento notturno o semplicemente che volessero evitare l'imbarazzo del mattino dopo.

Giacomo*, 27 anni, è turbato da quanto ormai queste "mezze botte e via" siano diventate la norma. Neanche lui ha pensato che potesse dipendere da deludenti prestazioni maschili. Anzi, ha detto che è rimasto sconvolto perché una ragazza, con cui usciva da un po', lo ha piantato lì, di punto in bianco e senza una ragione apparente. Giacomo crede che il sesso sia una parte fondamentale di ogni relazione, e ci rimane male se non si dorme insieme. «Se una ragazza decide di andarsene alle quattro del mattino, io mi sento responsabile per la sua sicurezza. E mi preoccupo del fatto che sia in giro da sola così tardi», spiega. «Per quanto mi riguarda, la cosa importante è che se ho voglia di continuare a vederla, allora voglio che rimanga, altrimenti non mi importa. Se però il motivo fosse che fa fatica a dormire se non è nel suo letto, allora direi che va bene così».

In effetti, per le donne che di solito evitano le "botte e via", il desiderio di dormire nel proprio, comodissimo letto, spiega in parte perché non si trattengono fino al giorno dopo.

L'ultima volta che Barbara*, 23 anni, ha deciso di tornare a casa dopo aver fatto sesso con un tipo, «È stato perché lo conoscevo poco, ma anche perché volevo andare a dormire nel mio letto e evitare l'imbarazzo di risvegliarmi da lui il mattino dopo». «Ovviamente ci sono delle volte in cui è solo perché vuoi farti una bella doccia e andare a riposarti nel tuo letto», conferma Veronica.

Alcune delle donne che abbiamo intervistato spiegano di essersene andate via, perché i ragazzi con cui erano si comportavano male o erano un po' strani. In particolare, due donne dicono di essersi vergognate così tanto in alcune occasioni che andarsene a metà della notte è stato semplicemente più facile che farsi, magari, beccare dalla coinquilina che sta già facendo colazione.

È difficile dire esattamente perché l'abitudine della "mezza botta e via" abbia preso così piede, ma il diffondersi di Tinder potrebbe aver giocato la sua parte. L'app è ideale per "gli incontri brevi," stando a un articolo apparso di recente su Vanity Fair. Ottima per le giovani ventenni che non cercano legami, ma anche per i ragazzi. Se poi l'incontro sessuale è deludente, queste giovani donne sanno che possono andarsene e riaccendere Tinder.

Molti pensano che la "mezza botta e via" possa però essere responsabile di un circolo vizioso e di notti di sesso sempre meno appaganti. Nel 2014, un articolo uscito su Rolling Stone sulle millennial girl e il sesso occasionale ha rivelato che le donne sono più soddisfatte dai rapporti sessuali all'interno della coppia che dalle "botte e via" con uno sconosciuto. Forse perché si sentono più a loro agio nel dire quello che adorano a letto, ma, come dice Giacomo, queste "mezze botte e via" non sono esattamente il presupposto su cui costruire una relazione. E sì, può anche darsi che la mancanza di comunicazione che accompagna la "mezza botta e via" stia contribuendo a tirare su una generazione di maschietti ingenui che non si rendono neanche conto di cosa non va.

Ma tocca a noi istruire i ragazzi su cosa ci serve per avere un orgasmo? In fondo, queste giovani ventenni dicono sì al sesso occasionale per lo stesso motivo che spinge anche i ragazzi: vogliono fare un po' di buon sesso. E se le donne che rimorchiano su Tinder non trovano poi quell'incontro piccante che cercano, di certo non hanno intenzione di buttare via tutta la notte. Il messaggio è chiaro: dato che non sono venuta, adesso me ne vado. Questo tweet riassume perfettamente il punto: «Una volta sono finita a casa di uno sconosciuto. Neanche una botta e via, solo metà. Delusione unica, ho detto grazie e poi via».

Vuoi un finale con u fuochi d'artificio? Il 2015 è stato l'anno in cui una tranquilla notte sola a letto ha finalmente sorpassato la "botta e via" nella classifica di quello che le giovani donne trovano più allettante. Se è servito a questo, lunga vita alla "mezza botta e via".

* I nomi sono di fantasia

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