Sei sicura di sapere tutto sull'orgasmo? Certo, se leggi Cosmo, il piacere sessuale non ha (quasi) più segreti per te, ma ci sono alcune curiosità storiche davvero incredibili che non tutti sanno. L'autrice di "Godere" (Einaudi), Mary Roach, qualche anno fa ha tenuto un discorso che ancora oggi è tra i più visti di TED, dal titolo "Le 10 cose che non sapevate sull'orgasmo". Ed ecco che cosa potresti scoprire…

1. Per provare orgasmo non hai bisogno dei genitali

Impossibile dirai… e invece… Questo succede perché l'orgasmo è un riflesso del sistema nervoso, lo stesso che regola gli impulsi involontari come la digestione, il battito del cuore e appunto l'eccitazione sessuale. Proprio perché involontario, a provocare l'orgasmo può essere qualcosa di diverso dal pene e dalla vagina. Per esempio, racconta la Roach, il biologo e sessuologo Alfred Kinsey intervistò una donna che poteva raggiungere l'orgasmo con la stimolazione del sopracciglio, tutto dipende dalla sensibilità di quella zona. Ma addirittura esistono casi di orgasmo raggiungo stimolando il ginocchio e persino lavando i denti.

2. Possiamo avere un orgasmo anche da morti

«Il quartier generale dell'orgasmo, lungo il nervo spinale, si chiama nervo spinale sacrale», spiega la Roach. «Se, con un elettrodo, stimolate il punto preciso, provocherete un orgasmo. Si possono addirittura indurre riflessi automatici nei morti. O meglio in un certo tipo di morti, quelli con ancora una lieve attività cardiaca. Persone cerebralmente morte, legalmente morte, ma tenute in vita da un respiratore, in modo che gli organi rimangano ossigenati per il trapianto. Questo riflesso è chiamato effetto Lazzaro».

3. L'orgasmo può provocare un alito cattivo

«Secondo l'autore di un manuale sul matrimonio del 1930, Theodore Van de Velde, un lieve odore di liquido seminale viene percepito nell'alito della donna per un'ora dopo il rapporto sessuale», spiega la scrittrice. Ma la cosa più incredibile è che l'autore sapeva distinguere tra lo sperma di un giovane che provocherebbe un alito più "fresco" e quello di un uomo più adulto, il cui effetto sarebbe un alito più "pungente".

4. L'orgasmo può fermare il singhiozzo

È successo nel 1999 a un uomo il cui singhiozzo non passava più nonostante i vari rimedi provati. Fu solo dopo un rapporto sessuale che riuscì a smettere e il caso fu poi spiegato su una rivista scientifica.

5. Una volta i medici prescrivevano l'orgasmo femminile per la fertilità

Agli inizi del 900 si credeva che le contrazioni della donna quando raggiunge l'orgasmo servissero a risucchiare lo sperma. Per questo i medici raccomandavo di far raggiungere l'orgasmo per restare incinta. Studi successivi dimostrarono che non era vero.

6. La stimolazione dell'orgasmo viene usata per la fertilità degli animali

E in particolare dei maiali. Secondo uno studio della Danimarca, stimolare l'orgasmo delle scrofe aumenterebbe la percentuale di nascita dei maialini e questo perché, contrariamente agli uomini, negli animali esisterebbe il risucchio dello sperma.

7. Le femmine degli animali si eccitano molto più di quanto pensiamo

Il motivo per cui crediamo che animali come le scrofe non provino piacere è perché lo esprimono in maniera diversa dai primati. Mentre i primati, come le scimmie e anche l'uomo, esprimono il piacere con la bocca, altre specie lo fanno con la parte superiore del muso, per esempio con le orecchie che sono molto espressive.

8. Studiare l'orgasmo dell'uomo in laboratorio è molto difficile…

Negli anni '50 due ricercatori, Masters e Johnson, decisero di studiare l'intero ciclo di eccitazione e orgasmo dell'uomo e della donna. Ma nella donna molte delle funzioni sono interne così idearono una sorta di vibratore con telecamera.

9. ... Ma è anche divertente

Un altro studioso, Alfred Kinsey decise di misurare la velocità dello schizzo di sperma. Riunì 300 uomini, prese un metro e una videocamera. Cercò di misurare lo sperma espulso, ma nella maggior parte dei casi non schizzava, bensì colava. Il record in ogni caso è di un uomo il cui lancio della sperma raggiunse i due metri e mezzo.

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