Donatella Versace durante un'intervista a Time Magazine ha rimarcato la differenza tra stilisti uomini e stiliste donne. In effetti, da addetto ai lavori, è una cosa che mi sono sempre chiesto: il processo creativo di una collezione femminile da parte di un designer uomo da cosa inizia? Quali sono le sue fonti d'ispirazione? Perché la gonna corta invece di quella lunga e viceversa, perché il verde anziché il giallo o il nero?

Ogni volta che ho fatto questa domanda ho ricevuto mille risposte diverse e, chiaramente, soggettive. La parte da leone sicuramente la fa la sensibilità di ognuno e il proprio background personale, studi passioni etc etc.

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Donatella Versace che guida ormai da 20 anni la maison Versace (e, va detto, con ottimi risultati) ha spiegato che lei ritiene che ci sia un motivo più egoista dietro alle idee creative dei designer gay.

«Amo le persone omosessuali. I miei amici sono tutti gay», ha detto. «Ma alcuni degli stilisti, quando creano le loro collezioni donna, le pensano per le donne che vorrebbero essere. Disegnano abiti pensando a loro stessi, ma loro non sono noi. Siamo profondamente diversi».

Il sottinteso è che le donne stiliste siano migliori rispetto agli uomini, ma solo perché hanno una prospettiva diversa.

Per esempio Donatella dice: «Riccardo Tisci è sorprendente, come tanti altri designer [maschi] è incredibile, a volte troppo. In alcuni casi ci sarebbe la necessità di fare un passo indietro e guardarsi intorno per capire le vere necessità che hanno le donne vere».

Un'analisi coerente e condivisibile, ma mi permetto di dissentire: c'è una gran parte degli stilisti maschi che pensa alle donne, a come valorizzarle, a come renderle più belle e affascinanti. Così come esiste una frangia di stilisti che propongono look casual, oppure minimali, oppure ancore super sexy, super smart o mille altri stili.

Che siano maschi o femminine, i designer creano mondi e le donne devono capire a quale appartengono. Dove si sentono più loro stesse.

Per questo non credo personalmente che la differenza la facciano gli stilisti in base al genere o all'orientamento sessuale. Credo che ci sia una gamma di proposte nel fashion system talmente ampia, fatta per tutti i gusti, che a scegliere sia la donna. Sempre e solo la donna.

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DaCosmopolitan UK