Non sono Londra, Parigi e via dicendo. Cosa va di moda nel 2017? Essere uncoventional, (non convenzionali) smettila di essere noiosa, e banale.
Fare shopping a Londra e Parigi non è più da vera fashion victims. Il cool sta anche e soprattutto, dove non ci sono le grandi firme e dove non ci sono le masse di turisti.
Insomma, non sto dicendo che devi smetterla di andare ad amoreggiare sotto la Torre Eiffel, o a sperperare il tuo stipendio (o quello dei tuoi) da Harrods, sia mai.
Sto dicendo di prendere in considerazione tre città meno conosciute per questo 2017.
1. Lisbona
La capitale portoghese è bellissima. E' vero. C'è tutto, il mare, le spiagge, il centro storico, il buon cibo e il ponte identico a quello di Los Angeles (puoi fregare qualche amica facendo finta di esserti arricchita con i il tuo viaggio oltreoceano).
E la moda? Non manca fidati, oltre ad essere di qualità, sarà un toccasana per il tuo portafoglio.
Guarda qui alcuni esempi di borse portoghesi che ho scovato per te.
2. Stoccolma
La città svedese è un gioiello. La città vecchia è un capolavoro, e poi parchi, canali, design e architettura sono tutti segni distintivi di Stoccolma.
Il design la fa da padrone nella capitale svedese, qui ad esempio ho scovato per te gli occhiali di Supermarket, sì, quelli che indossa spesso la onnipresente Chiara Fe(dez)rragni.
3. Ginevra
Ok, non prendermi per snob. Ma io sono obbligato a dirti dove sta il cool, poi i conti con il tuo portafogli falli tu. In caso non disponessi di ampie finanze torna alla prima proposta.
Ginevra la chiamano la piccola Parigi, ma in realtà è una delle città dall'aria più internazionale che ci sia in zona.
La moda è di un certo livello è vero, ma qui ho scoperto delle borse davvero originali, i prezzi non sono certo bassi. Ma insomma, quanto hai pagato quella scontata borsa di Luis Vuitton che hai in armadio?
Io ti consiglio di farti un bel viaggetto in almeno una di queste città, nel caso non riuscisti a farle tutte non preoccuparti, sul mio e-shop trovi tutti i prodotti più cool che trovo nei miei viaggi.
Alla prossima, Eddie Rude
