Si è appena conclusa Milano Unica, la fiera dei tessuti. Anzi, l'edizione dei record della fiera dei tessuti... perché quest'anno crescono gli espositori (+6%),
le visite (+13%) e i buyer che approfittano dell'evento milanese per toccare con mano le stoffe che a breve calcheranno le passerelle di tutto il mondo. E noi? Non potevamo mancare, perché le nuove tendenze nascono qui, e sbirciarle in anteprima ci permette di darti le dritte giuste per essere davvero "avanti".

Sono state presentate le collezioni primavera/estate 2017 con quattro
trend a farla da padrone, essenza unica di capi che nascono da provocazioni, intuizioni e visioni capaci di unire il nord e il sud del mondo: Abissi, Natura e Artificio, Africa Punk e Psico Bit.

ABISSI

La
parola d'ordine qui è sovrapposizione, con stratificazioni di
tessuti, increspature, note sfumate, tulle e lavorazioni artigianali
che si fanno irregolari. Il colore protagonista non può che
essere il blu, rivisitato in tutte le sue sfumature e tonalità fino
ad arrivare al corallo, alle iridescenze del viola e a sfumature di
rosa.

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Per
quanto riguarda i materiali si fa largo il plissè lucido,
irregolare, garzato, le frange di rafia cangiante, le plastiche e
reti sovrapposte, e chiare manipolazioni sui materiali plastici. Non
stupitevi davanti ai siliconi con effetto neon e allo jacquard con
disegni irregolari, reso "nobile" dal lurex. Le camicie
sono a righe, luminescenti e sfumate, le applicazioni pescano
dal mare, puntato al riciclo, scelgono spugne, reti e maglie grezze.
I ricami? Abbinati ai cristalli, a Swarovski e a macropaillettes. I bottoni si fanno over e si coprono di filamenti.

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Tra
i migliori rappresentanti troviamo: Angelo Ferrario, Boselli,
Maglificio Maggio, Galeottipiume, Sanmartin e Vitale
Barberis Canonico
.

NATURA
E ARTIFICIO

Non
sono semplici tessuti, sono quadri, stampe, paesaggi geometrici,
regolari, artificiali, reali. C'è tutto e il suo contrario. Si
guarda al mondo e lo si fa dall'alto, per avere dei contorni
precisi.

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Verde
e grigio la fanno da padrone: parliamo di accostamenti cromatici
arditi, di arancio tono su tono. Qui i materiali sono naturali,
delicati ma non semplici. Perché fa la sua comparsa il laser e le
gommature. Le stampe sfumate ricordano la terra ma attente perché il
classico tweed saprà stupirvi con la sua versione urban. Spazio a
pizzo laminato e in rilievo, a garze tinte e quasi sempre doppiate,
alla pietra che si fa accessorio. Si rubano elementi naturali, ai
quali sono abbinati inserti hi-tech. Anche qui non tarderete a
trovare metri di rafia e tela, il tutto rigorosamente mixato al
silicone. Perché la natura è appunto… artificio.

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Su
tutti spiccano: Delfi, Dutel Creation, Fabbrica,
Marini Industrie e Luigi Ricceri.

AFRICA
PUNK

Lasciate
da parte ogni tipo di visione romantica per far posto all'Africa
più nera e magica che possiate immaginare. C'è il vigore della
natura e il nero simbolo della catarsi punk.

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Nella
scala cromatica in cima troviamo il giallo e il rosso, solo dopo a
definirne i profili spazio al bianco e al nero. Rimarrete sorpresi
dalla quantità di frange, dagli intrecci di cavi di gomma, fettucce
multicolori, trasparenti o persino in lurex. Pensate agli abiti
africani e visualizzate mentalmente delle pailletes ma in pelle,
quasi sempre sovrapposte a micro e macro stampe: questo è ciò che
troverete, insieme a piume e a tessuti naturali come il cotone e la
seta. Nulla di datato sia chiaro, perché le frange si plastificano,
i grafismi di spalmano come fosse catrame e il classico esotismo
diventa come per magia metropolitano e appunto punk. Le geometrie
sono in rilievo, i bottoni diventano scaglie sovrapposte, con un uso
massiccio di inserti metallici, il tutto senza rinunciare a nastri
abili a farsi in un batter d'occhio rete cromatica.

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Fari puntati sui Fratelli Bedini, Elio Brini, Estethia,
J.L. De Ball, Achille Pinto, Albiate 1830 e sul
lanificio dei Fratelli Bacci.

PSICO
BIT

Qui
ad abbinarsi sono due mondi, gli stessi che compongono il nome del
mood. C'è l'universo psichedelico con girandole di colori e
arcobaleni ma c'è anche l'aspetto più tecnologico capace di
dare vita ad un mosaico di geometrie. 

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I colori sono dei veri e propri
flash sparati negli occhi: giallo, viola, rosa, verde. Il bianco e il
nero si fa tridimensionale, le stampe opteranno per un effetto
ologramma, la pelliccia finta si abbia a cotone, rafia e fili
gommati. Il vinile è il collante dei due monti, la lycra è
stampata, a momenti gommata, i tessuti si sfumano con inchiostri che
sembrano sciogliersi nell'acqua, come le organze di seta o
sintetiche, a dare un effetto indefinito, al pari del plissé,
versione arcobaleno, protagonista delle collezioni, assieme ai
bottoni a pressione, meglio se trasparenti e con le cuciture a
contrasto.

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Da
tenere d'occhio My Way, Malhia Kent, Stamperia
Toscana
, Eugster & Huber e Predatex.

Prossimo
appuntamento fissato a Shangai per la IX edizione di Milano Unica
Cina, in programma dal 16 al 18 Marzo 2016, mentre si è già al
lavoro per la XXIII edizione proprio di Milano Unica che andrà in
scena dal 6 all'8 settembre e vedrà finire sotto i riflettori le
collezioni autunno/inverno 2017/2018.