Asos, acronimo per as seen on screen (inizialmente nasce come sito dove si potevano comprare gli oggetti dalle scenografie delle serie TV) è uno dei siti e-commerce tra i più cliccati al mondo. Qualche dato... 12,4 milioni di clienti, 107 milioni di capi venduti, tra cui 6.8 milioni di T-shirts, 2.2 milioni di jeans e 9.200 abiti da sposa.

Dati da far girare la testa...

A coordinare il team stilistico della divisione donna c'è la 35enne Vanessa Spence, Womens Design Director di Asos.

Durante il pressday ss17 a Londra abbiamo avuto modo di incontrarla e di farle qualche domanda di stile, tendenze, e di altro ancora…

1) Vanessa, come definiresti il tuo stile?

"Direi casual, ma con mix rilevanti. A me piace molto stratificare (è vestita infatti con un kimono turchese lungo fino al ginocchio indossato sopra il jeans e con una scarpa con il chunky heel). Insiste sull'efficacia dei mix, "Ad esempio le forme e le paillettes Anni 20, ma portati in modo trasversale anche di giorno, con un jeans. Insomma no limits, mi vesto come mi sento e adesso il mio trend è appunto il layering (stratificazione) a 1000".

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Silhouette Anni 20 ss17 Asos

2) Qual è la decade fashion che più ti piace?

"Bè in questo momento direi che tifo per gli Anni 80. Chi l'avrebbe mai detto che sarebbero tornati in modo così prorompente? Basta guardare alcune parti della nuova collezione di Asos... Abiti monospalla in tessuti laminati con rouches in colori intensi, i party dresses e l'onda rock di quella che si può definire la decade più divertente". Insomma roaring 80's!

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Party dress 80\'s style ss17 di Asos
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Spalle rinforzate Asos ss17

3) Cosa consiglieresti a un studente di moda che desidera diventare Fashion Design Director?

"Consiglierei, dopo studi adeguati, di puntare a fare più esperienze lavorative possibili. Anche se per poche settimane. Tutto si somma e diventa il tuo bagaglio di esperienza. Se c'è un brand per cui vorresti lavorare punta il bersaglio, chiedi di fare uno stage, comincia a capire come funziona l'industria della moda e non smettere mai di documentarti e di fare ricerca! Fatti un archivio personale di libri fotografici, cerca di capire i trend e quelli che ti ispirano di più. Non smettere mai di studiare e di osservare. Tutto, proprio tutto. dalla musica, alla moda all'arte può rappresentare uno stimolo e generare idee nuove".

4) Dove prendi ispirazioni per le tue collezioni?

"Nei modi più svariati: mostre d'arte, video musicali, ma anche Instagram. Trovo interessante vedere come si veste e come mixa i capi la stessa cliente Asos. Poi ci sono i miei viaggi, parte importantissima del mio lavoro e per il ricambio d'idee! Sono appena tornata da New York dove ho fatto un "inspiring tour" come li chiamo io, per mercatini vintage ma con un occhio sempre attento e vigile allo street style".

5) Quanto è importante il team work per il successo di un brand come Asos?

"È tutto! Assolutamente tutto. Il nostro team di designers della collezione donna è composto da 50 persone. Qui si condivide tutto: idee, goals, budget da rispettare, tempi di consegna. I buyers, merchandisers e I designers si parlano tra di loro. Insomma siamo una macchina complessa dove l'uno non esiste senza l'altro".

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HQ di Asos a Londra

6) I prossimi progetti Asos?

"Punteremo su collaborazioni con alcuni brand. E poi crediamo nello sportswear che vogliamo introdurre in maniera esponenziale".

7) Qual è secondo te la città più interessante e con il Trend Factor più forte?

"Senza dubbio Seoul! È amazing! Eccitante e con mille spunti di ogni tipo. Sento anche che Tokyo sta tornando di nuovo sulla scena, specialmente i suoi mercatini vintage, ma è decisamente Seoul la città più stimolante e trend directing del momento. Anzi se ti capita di andarci preparati a sbancare la tua carta di credito. È una città tentatrice a tutti i livelli!".