Una carriera in multinazionali in Italia e all'estero, poi un cambio di rotta con la decisione di dedicarsi alla famiglia, è mamma di due maschietti, e in attesa proprio ora di una femminuccia, ma anche di coltivare una sua passione, quella per le calzature, in particolare le ballerine, facendosi così esempio di come le donne abbiano, soprattutto in tempi come questi, molte sfaccettature, la capacità di essere imprenditrici senza dimenticare i propri affetti e i momenti familiari importanti. E così Maria, detta Mia, Moltrasio, con la sorella Cristina, crea il marchio Mia Moltrasio, che parla ad altre donne, che racconta di praticità ed estetica che avanzano a pari passo, quel giusto mix che non passa mai inosservato e porta al successo le idee vincenti, come questa. Abbiamo incontrato Mia per conoscerla meglio e farci raccontare il suo mondo fra casa e moda.

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Come ti sei avvicinata alla moda e come è nata l'idea della tua linea e perché il mondo delle calzature, nello specifico le ballerine?

In realtà grande appassionata della moda è mia sorella Cristina, con cui abbiamo fondato il brand Mia Moltrasio. Quindi sopratutto all'inizio è stata lei a farmi conoscere questo mondo. Le ballerine le ho sempre amate e usate, non sono una gran fan del tacco, ma credo più per una questione di praticità. Così abbiamo deciso che sarebbe stato bello provare a disegnare una linea tutta nostra, una ballerina che avesse quelle caratteristiche che ami e ammiri quando le trovi in un paio di scarpe e voilà: il brand è nato!

Mi racconti la collezione a/i 17-18 e come affronti il lavoro, in generale?

Mi piace tantissimo fare ricerca, sopratutto di materiali. Per la collezione a/i 17-18 abbiamo voluto riproporre il velluto, che è un materiale bellissimo e trovo si addica alla perfezione al tipo di scarpa. Quindi abbiamo lasciato alcuni colori, diciamo più facili, come nero e bordeaux, e introdotto altri più insoliti, come senape, carta da zucchero e ottanio.

Trovo che sia utile avere una scelta più classica e una più divertente per le donne che amano osare di più.

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Quali sono le difficoltà che hai incontrato progettando calzature?

La vera difficoltà è stata all'inizio farsi un'idea di un mondo sconosciuto, nè io, nè Cristina avevamo mai lavorato nel settore, quindi è stata tutta una scoperta. Bella, ma anche impegnativa.

Quali gli input ispirativi e quali le icone di riferimento? Per quale donna crei?

Ci piacciano le cose semplici, essenziali, mi accorgo che facendo ricerca sul web alla fine inciampo sempre nelle stesse immagini, quelle che involontariamente clicci perchè attirano subito la tua attenzione; le foto di Sofia Coppola, Inès de la Fressange, Giovanna Battaglia, Alexa Chung e immancabilmente vecchie foto degli anni '20.

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C'è una scarpa che non può mancare nel guardaroba femminile e una invece che potrebbe abolire?

Sono sicuramente impopolare ma io e le sneakers non abbiamo un buon rapporto. Trovo invece che la ballerina sia un "salva stile" immancabile.

La tua idea di eleganza?

Pochi dettagli, linee pulite e accostamenti pensati.

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Quella di lusso invece?

Il lusso lo associo involontariamente all'eccesso, se dovessi pensare per immagini mi viene in mente Versailles, il romanzo di Huysman" A rebours", il cinema dei 'telefoni bianchi'.

Quali altri amori hai oltre alla moda? Cosa fai nel tuo tempo libero?

Negli ultimi anni i bambni hanno assorbito gran parte del mio tempo libero, aspetto la decade dei 40, quando loro saranno un pò più grandi, per il grande riscatto: più tempo per me! Detto questo, che forse è una chimera,la mie grandi passioni sono i libri, il cinema e la montagna

Se non avesse fatto la fashion designer? Chi sognava essere da bambina?

Da bambina sognavo di essere come Claire, la mamma dei Robinson (la serie tv "I Robinson / The Cosby Show", ndr), quindi un avvocato, ma in realtà non ho mai perseguito quella strada. Forse mi piaceva l'idea del personaggio: una donna capace con una splendida famiglia e un marito innamorato!

Sogni e progetti per il futuro?

Per il futuro il progetto è di strutturare sempre più Mia Moltrasio perchè diventi una realtà più solida per approcciare nuovi mercati: mi piacerebbe che il nostro brand fosse apprezzato anche all'estero.