Nato e cresciuto a Zurigo, Roberto Di Stefano ha studiato moda fra Roma e Berlino. Dopo alcune esperienze in importanti uffici stile, il giovane designer ha deciso di lanciare una sua linea di borse che ha subito ottenuto molti consensi, non a caso è uno dei finalisti dell'importante concorso "Who's On Next?" che si tiene durante AltaRoma. Una qualità tutta italiana quella degli accessori di Roberto, ma un'attitudine cosmopolita, urbana, fortemente influenzata dall'arte moderna e dal design. Siamo sicuri che in poche stagioni le borse di Roberto Di Stefano diventeranno veri e propri oggetti di culto.

Line, Metal, Iron, Steel, Silver, Nickel, Sword, Handle, pinterest

Ci racconti come ti sei avvicinato alla moda e perché hai deciso di dedicarti agli accessori?

«Mi sono avvicinato alla moda in maniera molto naturale. Mi ha sempre appassionato l'arte e fra tutti i percorsi creativi che mi interessavano sin da piccolo, la moda era quello che trovavo più intrigante. Avevo dei preconcetti, perché dall'esterno pensavo fosse un ambiente superficiale. Negli anni ho scoperto che non è così. Con la mia linea ho cercato di combinare la parte estetica ad una parte creativa, concettuale e riflessiva. Ho scelto di esprimermi tramite gli accessori perché mi piace l'idea di creare oggetti, piccole opere d'arte da portare con sé».

Fur, Footwear, Brown, Leather, Shoe, Fashion accessory, Strap, Beige, Bag, Suede, pinterest

Le borse: oggetti che suscitano reazioni da fan, alcune diventano da collezione, non ne possiamo fare a meno. Perché secondo te la nostra fascinazione nel confronti delle borse?

«Le borse devono rappresentare a pieno il DNA del brand. Più hanno personalità più diventano iconiche. A differenza dell'abbigliamento, che deve accompagnare il corpo e valorizzare la persona, la borsa vive di luce propria, ha una sua identità vera e propria».

Product, Line, Grey, Metal, Silver, Steel, Aluminium, pinterest

Cosa caratterizza le tue borse? Lo stile e le peculiarità del tuo brand?

«La scelta degli elementi è un processo molto personale. Cerco di essere più disinibito, spontaneo e istintivo possibile. Non decido a priori cosa voglio essere o se la collezione debba essere minimalista, iper moderna, insolita. Dalle forme ai materiali, agli accostamenti cromatici, parto da elementi che intrinsecamente mi affascinano. Le collezioni, nel mio caso, si evolvono di pari passo con me. Sono accessori molto caratterizzati, con una personalità forte e allo stesso tempo vulnerabile, in continua evoluzione. Hanno apparentemente un'immagine minimal, ma non si tratta di questo. Penso che per arrivare ad un punto e tirare le somme bisogna fare pulizia».

Bag, Handbag, Brown, Leather, Beige, Fashion accessory, pinterest

Che donna scegli i tuoi accessori, secondo te?

«Una donna libera, creativa e forte».

Bag, Handbag, Fashion accessory, Brown, Leather, Material property, Kelly bag, Luggage and bags, Birkin bag, pinterest

Quali invece le tue muse?

«Le mie muse sono le donne di cui mi circondo ogni giorno. Quelle di cui conosco bene i sogni, i pregi e i difetti. Sono forti, impegnate e con personalità proprie».

Fur, Brown, Bag, Footwear, Handbag, Fashion accessory, Facial hair, Liver, Natural material, pinterest

Ci racconti da dove arrivano le ispirazioni? E quali amori hai oltre alla moda?

«Provo a investigare su cosa trovo interessante o poetico. Mi attraggono le contraddizioni, solitamente ciò che è distante dalla mia zona di comfort. Il processo in cui elaboro idee e sensazioni cambia, si evolve ogni volta in maniera diversa. Mi capita di appassionarmi a cose anche estemporaneamente. In generale apprezzo l'arte moderna, mi piace il confronto con le persone, la musica; la lista è lunga. La moda sicuramente mi stimola molto, mi affascina l'idea di dovermi rimettere in discussione a ogni collezione».

Brown, Textile, Tan, Natural material, Beige, Metal, Musical instrument accessory, Craft, Fashion design, Knot, pinterest

Lusso. Ha ancora senso oggi come parola? Cosa è per te?

«Ha senso, ma non è necessariamente legata al fattore prezzo. L'unicità di un capo supporta la forza espressiva delle persone in maniera più soggettiva e individuale, al contrario di un capo di massa che deve avere per definizione un minimo comune denominatore per soddisfare le esigenze di più individui possibile. La moda è anche un veicolo per esprimere la propria personalità. Questa voglia va supportata e salvaguardata. Per me questo è lusso».

La tua definizione di eleganza?

«Non ha a che fare con l'abbigliamento o gli accessori. C'è il preconcetto che elegante sia una persona vestita in maniera sobria e rispettabile. Io penso che sia una persona sicura di se, senza pregiudizi, ma che sappia rispettare la visione degli altri».

Finalista di un concorso importante. Quali le emozioni e le aspettative?

«Significa molto. È bello vedere che il proprio lavoro e la propria visione vengano riconosciuti da personalità che stimo, in un contesto così prestigioso. È un privilegio avere questa opportunità».

Sogni per il futuro?

«Mi piacerebbe molto poter continuare ad esprimere le mie idee e potermi dedicare ancora di più a questo progetto».