Cultura e creatività fanno parte da sempre del dna di Narguess Hatami, nata a Teheran da padre architetto e madre fashion designer. E le origini persiane traspaiono nelle collezioni di Miahatami, il suo marchio nato con la stagione fall/winter 2015-16, donando originalità, colore, ma anche uno spirito multiculturale e una femminilità intellettuale, non scontata, alle proposte della stilista. E il percorso di Narguess ha già ricevuto notevoli soddisfazioni, come il secondo posto all'edizione 2016 del prestigioso concorso "Who's On Next?". Il brand Miahatami è poi tornato a sfilare ad AltaRoma a gennaio 2017, confermando la rilevanza del mondo di Narguess, in cui Oriente e Occidente si incontrano. Abbiamo intervistato la stilista per farci raccontare meglio il suo percorso.

Footwear, Leg, Fashion show, Brown, Human body, Shoulder, Human leg, Runway, Joint, Outerwear, pinterest

Quando e perché ti sei avvicinata alla moda? E come sei arrivata ad una tua linea?

Sono nata in una famiglia di amanti dell'arte, padre architetto e madre stilista. Sono cresciuta tra i ritagli di tessuto e le creazioni di mio padre, studiando musica e pittura già all'età di 4 anni. Era praticamente scontato che avrei intrapreso una strada nel settore creativo.

Invece il mio cammino professionale, e quindi la creazione della mia collezione, è cominciato con uno stage universitario presso Paola Frani dove ho iniziato con un piccolo ruolo, che mi ha permesso poi pian piano di crescere; stagista, responsabile cartelle colori, assistente e poi responsabile della collezione. La miglior scuola che abbia mai avuto.

Nel 2009, mi sono trasferita a Macerata, per affiancare Massimo Giorgetti con la sua nuova linea, MSGM. L'anno dopo sono andata a Pesaro, per collaborare con Marco Morosini per la sua linea di borse Brandina, ma questa esperienza è durata solo un anno e mezzo, finché non ho conosciuto Piergiorgio Piangerelli, direttore creativo di Aviù e ho avuto la fortuna di affiancarlo come braccio destra e allieva.

Questa serie di esperienze, decisamente articolate, ma caratterizzate da competenze ben consolidate, mi hanno portata a compiere la svolta decisiva, e da qui è nata la mia prima collezione Miahatami.

Hai partecipato con successo al concorso "Who's on Next?". Ci racconti questa esperienza e quanto è stata importante per te? Hai un aneddoto da condividere con noi?

Essere stata una delle vincitrici di "Who is On Next?" conferma l'amore che ho per la moda e la creatività, oltre alla conferma di aver scelto la strada giusta per raggiungere uno dei tanti obiettivi che mi sono prefissata.

Il concorso ha rappresentato un momento di confronto, reale e forte, con tutti i nuovi talenti ed i designer che, come me, lavorano sodo e cercano di creare emozioni attraverso idee, forme, tessuti, colori, e allo stesso tempo è stato un momento di forti emozioni, relazioni, nuove amicizie mixate alla tensione di potermi confrontare con tante personalità che hanno fatto la storia della moda in Italia e nel mondo.

Un aneddoto carino è quello che è successo nella fase finale, quando Franca Sozzani stava annunciando il vincitore della sezione Prêt-à-porter, ed eravamo tutti assieme dietro le quinte e ad un certo punto si sente il nome del vincitore: Nicola Brognano. La tensione era alta e dopo l'annuncio è scesa in un misto di relax ed eccitazione, sino a quando tutti attorno a me mi hanno detto di uscire e non capivo il perché, quando ho realizzato che Franca aveva chiamato anche me perché ero l'altra vincitrice, l'emozione è stata indescrivibile.

Fashion show, Runway, Fashion model, Fashion, Clothing, Fashion design, Shoulder, Event, Public event, Dress, pinterest

Hai solcato con la tua collezione le passerelle di AltaRoma, sempre più aperta ai giovani designer. Ci racconti questo momento? Quanto pensi sia, in generale, importante la passerella per uno stilista emergente?

So che sono parole scontate, ma è stata una fortissima emozione e allo stesso tempo un forte senso di soddisfazione, per il tanto lavoro e impegno che ho messo in prima persona

assieme a quello di tutte le persone che hanno collaborato con me perché si potesse realizzare. In quei pochi minuti si concentrano tutti questi pensieri.

Sicuramente la sfilata rappresenta uno degli obiettivi per uno stilista, perché ti permette di dare il tuo segno in un momento di forte attenzione per la moda e per tutti gli attori, protagonisti e non, coinvolti: giornalisti, stylist, buyer, trend setter, influencer, consumatori, etc.

Certo è vero che per uno "stilista emergente" è più difficile catalizzare l'attenzione di un livello di "attori" alto, e su questo argomento il Sistema Moda dovrebbe essere più attento ed aiutare a far valutare ed eventualmente far emergere il "nuovo", e non concentrarsi sempre su ciò che è scontato, più relazionabile e remunerativo.

Fashion model, Fashion show, Fashion, Runway, Clothing, Public event, Fashion design, Event, Design, Trousers, pinterest

La tua collezione per la s/s 2017 cita Elizabeth Taylor. Come mai hai pensato a lei?

Mi sono inspirata alle fotografie di Firooz Zahedi scattate durante il viaggio della Taylor in Iran nel 1976. Sono stata colpita dalle immagini della diva occidentale a fianco di palazzi reali persiani, alle mura ornate di maioliche fiorite e nel Grand Bazar di Isfahan.

Se dovessi citare un tuo capo simbolo quale sceglieresti?

Amo le trasparenze e ci gioco tantissimo. Uno dei miei capi simbolo è stata una gonna stampata, sia sul tessuto principale di duchesse, sia sull'organza trasparente che la copriva, a creare un effetto tridimensionale.

Clothing, Pattern, Pattern, A-line, Textile, Dress, Shorts, Waist, Sleeve, pinterest

Le tue radici sono molto presenti nelle tue collezioni, cosa c'é invece di europeo?

Si, è vero nelle mie collezioni si denotano le mie origini persiane, le influenze maggiori derivano dall'arte, dall'architettura, dal design, dai colori della Persia, ma pochissimo da ciò che è costume e moda. Di europeo e occidentale in generale c'è tantissimo ed è espresso nelle forme e nei materiali dei capi, ma anche nelle influenze della stessa architettura e design che si mixano a quelle persiane. Il lifestyle europeo, in particolare quello Italiano, è dominante nei miei pensieri quando creo una collezione ed è una delle fonti di ispirazione più importante, Miahatami non è un brand etnico, ma un pensiero di stile internazionale e senza confini.

Fashion model, Fashion show, Fashion, Clothing, Runway, Yellow, Fashion design, Event, Dress, Costume design, pinterest

In generale cosa è l'eleganza per te?

Secondo me l'eleganza non è altro che saper portare ciò che si indossa. E questo succede nel momento in cui si porta ciò che si ama davvero, e non quello che viene dettato dalla moda del momento, o dagli influencer in voga. È capitato a tutti di vedere persone che sono vestite in modo "elegante" senza avere nulla che sia "alla moda", e persone che sono completamente inadeguate e non eleganti, nonostante abbiano indosso abiti all'ultima moda. Ciò che rende una persona elegante è l'atteggiamento e il portamento, non di certo l'abito.

Fashion show, Runway, Fashion model, Fashion, Clothing, Fashion design, Public event, Event, Dress, Footwear, pinterest

Chi é Narguess al di fuori della moda? Quali altri amori hai? Cosa ti piace fare?

Sono una ragazza semplice e complicata allo stesso tempo. Sono molto socievole, amo stare con gli amici e di certo non sono una che sta zitta in un angolo. Ma nello stesso tempo amo il mio lavoro e quindi passo tantissimo tempo da sola nel mio studio a creare e disegnare. Ascolto tantissima musica, cambio genere ogni giorno, e dipende ovviamente dal mio umore. Ho un marito, compagno di avventure, migliore amico e sostenitore, tutto in uno, e ho un Jack Russell terrier di nome Pedro che praticamente funge da mio assistente personale. Ci piacciono, a me e a Michele, mio marito veneziano, i mercatini di antiquariato e vintage, andare nell'entroterra romagnolo e in toscana per vacanze all'insegna del relax e del buon cibo. Insomma: mi reputo molto fortunata e felice.

Un sogno nel cassetto o un progetto da condividere con noi?

Il mio più grande sogno è di lasciare un segno, di riuscire a trovare un'idea prima di altri e di migliorare e crescere giorno per giorno.

Uno dei miei progetti per il prossimo futuro è di cominciare la collezione bimba di Miahatami, ma ho tante altre idee da realizzare e spero proprio di riuscirci.

Fashion, Performance, Fashion model, Performing arts, Fashion design, Shoulder, Joint, Human body, Event, Talent show, pinterest