Mentre scrivo queste righe sul mio Mac ho aperte 10 finestre del browser: una sulla home page di Cosmo, una sul sito della Camera della Moda per vedere il live streaming delle sfilate, una su Twitter, una su Facebook, una sul profilo instagram del nostro direttore Francesca e una su quello di Cosmo, una sullo streaming della Social Media Week (eh sì, per una terribile coincidenza la organizzano sempre nella settimana delle sfilate), una su Twitter e una su Facebook, una sulla mia mail con la chat di GTalk impazzita: è il mio filo diretto con i colleghi, in particolare Elisabetta la nostra social media manager con cui chattiamo fitto fitto come due innamorati e ci confrontiamo su ogni cosa: («Sto per andare online con gli accessori!» «Mitica!» «Questa la lanciamo dai social?» «Sì, no, forse!») in un trionfo di cuoricini e faccine.

Il mio fidanzato durante le sfilate si trasforma in un casalingo anni 50, mentre io tiro tardi in redazione o alle 2 di notte sto preparando una gallery di street style. Io in questi giorni ho occhi solo per lo schermo del computer. L'iconcina di scambio con l'FTP a forma di paperella mi spara sul desktop centinaia di foto di sfilate in tempo reale. In genere mentre scelgo le foto parlo da sola («Questa sì, fighissima questa, questa no, questa... ARGH?!»). Ecco una foto di Paolo, il nostro fashion consultant, mentre mi intima di zittirmi.

In genere il terzo giorno di MFW inizio a dare segni di cedimento: finisce la prima boccetta di collirio, sogno tutta la notte le modelle che ondeggiano in passerella, i livelli di caffeina nel sangue superano il livello di guardia. Le sfilate proseguono tutto il week end, perciò tutti lavoriamo anche sabato e domenica. Io ho la fortuna di poterlo fare senza alzarmi dal letto: essere sempre in prima fila a ogni sfilata non è forse il sogno di ogni fashionista? Magari non in pigiama ; )

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