Elisabetta Stucchi nata a Treviglio (BG) è estroversa ma al tempo stesso molto riflessiva, amante dello sport e della musica, con un estro creativo in cucina. 15 anni fa è iniziata la sua avventura a Samsonite Spa, dove dal maggio 2010 ricopre la carica di General Manager.

Il successo è...
Direi un sapiente mix di competenze e determinazione, sviluppato in un contesto favorevole sia dal punto di vista temporale, sia di luogo.... insomma essere al posto giusto nel momento giusto.

Al lavoro mai senza....?
Un gran sorriso e apertura all'ascolto, sono fondamentali. Fino a qualche tempo non mancava anche il mio tacco 12 preferito... ultimamente ho imparato ad apprezzare anche slippers & loafers.

Che cosa fai quando ti accorgi di aver commesso un errore?
Me ne assumo la responsabilità e studio la soluzione per porci rimedio. Nel frattempo metto a conoscenza del fatto i miei collaboratori e/o superiori al fine di evitare che il mio errore causi non corrette azioni o decisioni da parte loro.

Che cosa hai imparato dal tuo avversario?
Che talvolta è meglio agire con un pizzico di sano egoismo.

A chi ti ispiri ogni giorno nel tuo lavoro?
Ai miei genitori. Sono davvero il mio punto di riferimento, un modello che seguo da sempre. Le loro doti di costanza, dedizione, spirito di sacrificio, lealtà, senso di responsabilità sono quanto di più prezioso hanno cercato di trasmettermi.

La donna che ti ha insegnato di più?
Ero alle superiori ed era la mia professoressa di diritto ed economia; grande determinazione e capacità di trasmettere i suoi insegnamenti; sono convinta che questo mi abbia spinto ad intraprendere gli studi in Economia e a trovarmi qui oggi.

Il tuo rito antistress
Un paio d’ore in una spa seguite da un bel massaggio: questo è un rituale a cui non voglio rinunciare. Per riposarmi, rilassarmi, ma soprattutto ricaricarmi.

Il lavoro più umile che sei stata orgogliosa di fare?
Vengo dalla provincia bergamasca, e ho vissuto un’infanzia all’interno dell’azienda agricola dei miei genitori. Da adolescente ho raccolto le patate per aiutarli.

Mai sentita discriminata perché donna?
Discriminata no. Forse in alcune occasioni ho fatto più fatica dei colleghi maschi a far valere il mio punto di vista.... alla fine però l’ho fatto valere.

Quella volta che il tuo collega ti ha fatto lo sgambetto...
Non ricordo “sgambetti”; è umano l’insorgere di dissapori anche in ambiente lavorativo. La massima trasparenza e chiarezza sono ottimi strumenti per risolvere e dissipare questi episodi.

Come hai scoperto il tuo talento?
Ho sempre lavorato con molto impegno sulle mie qualità professionali ed umane, guadagnando il riconoscimento e la fiducia dei colleghi che mi hanno sempre vista come punto di riferimento, anche quando non avevo titolo di esserlo. Col tempo il riconoscimento e le promozioni da parte dei superiori sono stati una conseguenza direi naturale.

Favorevole o contraria all'amore in ufficio?
L'Amore (mi piace usare la A maiuscola) è emozione, sentimento. Difficile poterlo controllare con razionalità e circoscriverlo in ambienti prestabiliti. Quando Amore e Lavoro coesistono in ufficio, il rischio è che uno dei due ne esca perdente.

Quella volta che hai difeso le tue idee e il tempo ti ha dato ragione...
Una gran bella sensazione: è stato come avere superato un esame dell'università a pieni voti, la giusta ricompensa al proprio impegno. Solitamente difendo le mie idee con determinazione, senza arroganza e presunzione, ma supportandole con analisi approfondite. Il fatto che il tempo mi abbia dato ragione è per me la prova della validità del mio metodo di lavoro.

Il bello e il brutto di lavorare con te
Domanda non facile, alla quale dovrebbero rispondere i miei collaboratori... Con un giusto pizzico di autocritica penso che il bello di lavorare con me si riassuma in questi aspetti: comunicazione aperta, fiducia e autonomia di azione, e ultimo non per importanza, condivisione di svago e leggerezza anche in contesto lavorativo. Veniamo al brutto.... pretendere sempre la massima disponibilità anche su più fronti e in tempi molto stretti.

Come hai sconfitto la tua più grande paura
Non posso parlare di paura, piuttosto di momenti di dubbio, in cui mi domandavo: sarò all’altezza? Ho superato il tutto con un bel percorso di crescita interiore basato su buone letture, corsi di formazione e un po' di meditazione; quest'ultima uno strumento di grande aiuto anche tuttora. Di crescere e migliorare non si smette mai anche perché ogni giorno ci sono nuove sfide e forse nuove paure da superare.