Alla festa di compleanno di UNOde50sembrava di essere in pieno San Valentino: il rosso bandiera imperversava e non solo sul red carpet, anche addosso e sulla pelle delle 21 modelle che hanno interpretato i modelli iconici del brand di gioielli spagnolo.

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L'appuntamento è stato a Madrid per una piccola anteprima, presso Calle Jose Ortega Y Gasset (segnate questo nome in agenda): una location mozzafiato, un palazzo dismesso, il Saldana Palace, abbandonato decenni fa, all'interno del quale non c'era neppure l'impianto per la corrente elettrica. Ma non ho mai visto così tanto luccichio. Pensate ai più bei decori in stile decadente che possiate immaginare, contaminateli con piante selvagge e fate atterrare tutto questo in una famosa strada, la principale di Barrio de Salamanca, in uno dei quartieri più esclusivi della capitale madrilena. Avete immaginato?! Bene, non riuscirete a capire la bellezza di quel posto, ma vi consiglio di farci un salto. 

Ad attenderci una storia da vivere ancora prima di essere raccontata, la storia di Unode50 lungo la bellezza di 20 anni e di altrettante ampolle di vetro dove gelosamente erano custodite le icone di un brand che pone nel concetto di "rottura" tutto il suo essere, artigianale e in parte controtendenza (nonostante gli oltre 100 store sparsi in tutto il mondo). Perché ogni pezzo è unico e nella prima collezione non venivano mai superati i 50 esemplari per ogni modello. Giusto parlare al passato perché a partire dal 2017 sul mercato faranno la loro comparsa delle collezioni create ad hoc per i paesi in cui UNOde50 è distribuito.

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Un labirinto, dove poterti perdere ma dove la fine era ben visibile: l'arrivo era fissato davanti alla limited edition, creata ad hoc per l'anniversario e indossata durante il party dalla madrina Lindsay Lohan. Un giro di perlustrazione, e lo sguardo cade sul lucchetto, lo stesso che troviamo all'ingresso a dimensione umana, e che apre la mostra, era il 1996. Lascia il segno un anello, risale al 2006, con una pietra rossa, come il colore che abbiamo negli occhi da quando siamo arrivati; l'anno dopo è il primo anno in cui vengono inserite le perle. 

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Il 2008 si punta all'estero, si apre a Miami e a Parigi e la chiave è l'unico simbolo universalmente riconosciuto, poi in rapida sequenza riconosciamo l'anno del primo innesto in Swarovski e poi dei primi orologi. Il 2014 è l'anno d'oro, come il metallo che per la prima volta fa il suo ingresso nelle collezioni e non a caso lo ritroviamo nella limited edition che celebra le diverse facce di un brand che negli anni ha saputo evolversi: questa volta argento, pelle e oro sono parte dello stesso pezzo pregiato. 

È un nuovo inizio a quanto pare, più che un punto di arrivo, al quale non ha voluto mancare neppure un bronzo di riace che risponde al nome di Fonsi Nieto: sì, il pilota motociclistico spagnolo, oltre alla it-girl Brianda Fitz-James Stuart e all'attore Fernando Andina. In consolle, al piano di sopra del Salanda Palace, in terrazzo, la selezione musicale di due bellezze da fare invidia agli angeli di Victoria's Secret: Cristina Tossio e Katy Sainz

Il senso del tutto, forse dell'intero nostro viaggio a Madrid, però fa la sua comparsa all'orizzonte solo al sorgere del sole del giorno successivo al party, quando si aprono le porte dell'ufficio di José Azulay: dentro c'è il mondo intero, tanto legno, colori, un connubio di stili, una serie di punti luce, che risulteranno fondamentali nel giro che avremo l'onore di fare laddove ogni singolo pezzo prende forma, ancor prima di essere assemblato a mano da donne, solo donne, dalla manualità divina, capaci di montare e rifinire ogni pezzo delle collezioni.  

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