Quando sull'etichetta vedi il simbolo del "lavare a secco", pensi sempre che sarebbe meglio "Non lavare mai". Andare in tintoria è troppo costoso e, onestamente, non hai molto tempo per farlo. È anche vero, però, che se per un capo hai speso molto, non vorresti gettarlo con noncuranza in lavatrice anche se, in teoria, il lavaggio normale è garantito. Se qualcosa è costoso dovrebbe essere lavato a secco, giusto?

Abbiamo parlato con Rachel Zoe, progettista e conoscitrice di tutto quello che è legato ai tessuti, per risolvere alcuni dilemmi da lavanderia. Rachel Zoe ha anche collaborato recentemente con Downy per progettare quattro capi di abbigliamento che siano al 100% lavanderia-friendly, ed ecco quali segreti ci ha rivelato:

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Mito 1: il lavaggio a secco impedisce al tuo capo di fare i trucioli o restringersi

Per quelle che preferiscono sempre (che non si sa mai!) lavare a secco i vestiti, si legga bene l'etichetta prima! Se c'è "non lavare a secco" significa che probabilmente il tessuto ha un particolare rivestimento che può essere rovinato dai solventi che si usano con questo trattamento, alias i tuoi vestiti potrebbero perdere pezzi mentre cammini per strada. Se questo è il caso, Rache Zoe dice che effettivamente lavare i vestiti in lavatrice potrebbe essere una buona soluzione. Insomma, tienili lontani dal lavaggio a secco!

Mito 2: l'ammorbidente non è necessario

L'ammorbidente protegge le fibre del tessuto dai danni dell'abrasione causati quando lavi o indossi un abito. Ai capi in lana succede la stessa cosa che succede ai capelli quando rimangono crespi perché non hai usato il balsamo. Se aggiungi l'ammorbidente quando lavi vestiti vecchi, lisci le fibre del tessuto, ne migliori l'aspetto e rendi anche i colori più vivaci.

Mito 3: Si consiglia di lavare il capo dopo averlo indossato anche solo una volta

Rachel Zoe dice: «Dovresti porre attenzione alle tue esigenze e a quelle dei tuoi vestiti. Per esempio io li lavo quando capisco che c'è bisogno. Gli eccessivi lavaggi, fatti anche quando non è necessario, sono un errore comune». Capi come i jeans o le camicie possono essere indossati un paio di volte senza lavarli, a meno che non siano macchiati, mentre altre cose, come la biancheria intima o gli abiti da palestra, devono essere lavati dopo averli tolti. Questo vale naturalmente se non indossi i pantaloni yoga per guardare la tv, in questo caso vanno bene anche due o tre usi prima di mandarli direttamente in lavatrice.

Mito 4: se lavi i vestiti nella lavatrice si restringono

«Penso che sia un equivoco che i vestiti si restringano in lavatrice. Se succede può essere a causa dell'asciugatrice. Se l'etichetta dice che possono essere lavati in lavatrice, significa che puoi farlo tranquillamente. Basta che poi si asciughino naturalmente e non in un'asciugatrice».

Mito 5: appendere i vestiti a una gruccia o con una molletta è il modo migliore per asciugarli

«A volte far asciugare i vestiti su un appendiabiti causa dei danni», dice Rachel Zoe. «Se la maglia è delicata, è possibile che il gancio lasci il segno. Alcune volte è meglio lasciarli appesi senza niente».

Mito 6: I capi in cashmere o seta devono essere lavati a secco

Il cashmere, il poliestere e la seta sono tessuti comunemente noti perché devono essere lavati a secco, ma, in realtà, va bene anche lavarli in una lavatrice. Ci sono i casi in cui sarebbe meglio evitare: quando sono di una fattura delicata e quando hai dei colori particolari. Per essere sicura non devi fare altro che leggere l'etichetta.

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