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10 posti incredibili da vedere assolutamente prima che scompaiano dalla faccia della terra

Se hai intenzione di vedere il Taj Mahal o fare snorkeling alle Maldive ti conviene sbrigarti!

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posti da vedere assolutamente prima che scompaianopinterest
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Dalle Maldive alla nostra Venezia, dal Grand Canyon a Machu Pichu, ecco quali sono i posti più belli del mondo che rischiano seriamente di estinguersi nei prossimi decenni a causa dell'erosione e del surriscaldamento globale.

Il Taj Mahal in India

<p>Incredibile, ma possibile: a quanto pare&nbsp;il&nbsp;<strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Taj Mahal</strong><span class="redactor-invisible-space"> potrebbe scomparire a causa dell'erosione che lo sta consumando. A riportare la notizia è il <a href="https://blogs.wsj.com/indiarealtime/2011/10/13/could-the-taj-mahal-really-collapse/" target="_blank" data-tracking-id="recirc-text-link">The Wall Street Journal</a>: il <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">palazzo reale più iconico del mondo </strong>si sta lentamente degradando e rischia il collasso.&nbsp;Da vedere assolutamente prima che sia troppo tardi!</span></p>
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Incredibile, ma possibile: a quanto pare il Taj Mahal potrebbe scomparire a causa dell'erosione che lo sta consumando. A riportare la notizia è il The Wall Street Journal: il palazzo reale più iconico del mondo si sta lentamente degradando e rischia il collasso. Da vedere assolutamente prima che sia troppo tardi!

La cima innevata del Kilimanjaro

<p>A detta degli ambientalisti, la<strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor"> vetta del&nbsp;Kilimanjaro</strong><span class="redactor-invisible-space"><strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor"> coperta di neve</strong> tra qualche anno potrebbe essere solo un ricordo, per effetto del surriscaldamento globale. <a href="http://edition.cnn.com/2009/TECH/science/11/02/kilimanjaro.glaciers/" target="_blank" data-tracking-id="recirc-text-link">Un'indagine della CNN</a> rivela che nell'ultimo secolo la sua calotta ghiacciata si è ridotta dell'85%.&nbsp;Puoi ammirarlo visitando (o sorvolando) la <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Tanzania.</strong></span></p>
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A detta degli ambientalisti, la vetta del Kilimanjaro coperta di neve tra qualche anno potrebbe essere solo un ricordo, per effetto del surriscaldamento globale. Un'indagine della CNN rivela che nell'ultimo secolo la sua calotta ghiacciata si è ridotta dell'85%. Puoi ammirarlo visitando (o sorvolando) la Tanzania.

Machu Pichu

<p><a href="http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/1557025/Tourist-influx-could-destroy-Machu-Picchu.html" target="_blank" data-tracking-id="recirc-text-link">Secondo il Telegraph</a> è proprio il turismo a distruggere uno dei posti più a rischio di estinzione nel mondo.&nbsp;Ad oggi sono ammesse solo <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">2.500 persone alla volta dentro le rovine,</strong>&nbsp;ma se non vuoi spingerti fino in Perù e contribuire alla conservazione di questo incredibile <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">patrimonio UNESCO</strong>, grazie alle tecnologie puoi <a href="https://www.oculus.com/experiences/gear-vr/1203844899658144/" target="_blank" data-tracking-id="recirc-text-link">visitare le rovine della civiltà Inca con la Realtà Virtuale</a>.&nbsp;<span class="redactor-invisible-space"></span></p>
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Secondo il Telegraph è proprio il turismo a distruggere uno dei posti più a rischio di estinzione nel mondo. Ad oggi sono ammesse solo 2.500 persone alla volta dentro le rovine, ma se non vuoi spingerti fino in Perù e contribuire alla conservazione di questo incredibile patrimonio UNESCO, grazie alle tecnologie puoi visitare le rovine della civiltà Inca con la Realtà Virtuale. 

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Venezia

<p>È ufficiale: <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Venezia sta affondando</strong>. Lo si sa da tempo immemore, ma ci sono <a href="http://www.repubblica.it/ambiente/2013/09/26/news/venezia_affonda_i_satelliti_la_scrutano_ecco_la_subsidenza_in_alta_risoluzione-67341915/" target="_blank" data-tracking-id="recirc-text-link">prove inconfutabili elaborate da Scientific Reports</a>&nbsp;che sia davvero così.&nbsp;La città più fotografata del mondo (assieme a Parigi) si inabissa di un millimetro all'anno. Se ti sembra poco considera che secondo gli esperti, entro la fine di questo secolo, le <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">giornate di acqua alta</strong> a Venezia passeranno dalle 4 attuali a un numero compreso <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">tra 20 e 250</strong>. Prepara gli stivaloni!</p>
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È ufficiale: Venezia sta affondando. Lo si sa da tempo immemore, ma ci sono prove inconfutabili elaborate da Scientific Reports che sia davvero così. La città più fotografata del mondo (assieme a Parigi) si inabissa di un millimetro all'anno. Se ti sembra poco considera che secondo gli esperti, entro la fine di questo secolo, le giornate di acqua alta a Venezia passeranno dalle 4 attuali a un numero compreso tra 20 e 250. Prepara gli stivaloni!

Le piramidi in Egitto

<p>Le tombe dei faraoni&nbsp;sono vittime dell'erosione da molti decenni: la <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Piramide di Cheope</strong>, così come la <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Sfinge di Giza</strong>, si stanno pian piano sgretolando in mezzo al deserto. Un motivo in più per visitare la necropoli egiziana o fare una full immersion nella cultura dell'antico Egitto al <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Museo Egizio di Torino</strong>,&nbsp;il secondo più grande del mondo dopo quello di <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Alessandria d'Egitto</strong>.</p>
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Le tombe dei faraoni sono vittime dell'erosione da molti decenni: la Piramide di Cheope, così come la Sfinge di Giza, si stanno pian piano sgretolando in mezzo al deserto. Un motivo in più per visitare la necropoli egiziana o fare una full immersion nella cultura dell'antico Egitto al Museo Egizio di Torino, il secondo più grande del mondo dopo quello di Alessandria d'Egitto.

Il Grand Canyon

<p>Il <em data-redactor-tag="em" data-verified="redactor">National Trust for Historical Preservation</em>, secondo quanto <a href="https://www.usatoday.com/story/travel/destinations/2015/06/23/most-endangered-places-national-trust-2015/29189289/" target="_blank" data-tracking-id="recirc-text-link">riporta USA Today</a>, ha dichiarato il Grand Canyon americano uno dei posti più a rischio di estinguersi a causa del turismo sconsiderato e delle operazioni di scavo non autorizzate. Se sei in viaggio negli Stati Uniti non perdere lo spettacolo naturale&nbsp;offerto dalla valle scavata dal fiume Colorado in Arizona.&nbsp;</p>
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Il National Trust for Historical Preservation, secondo quanto riporta USA Today, ha dichiarato il Grand Canyon americano uno dei posti più a rischio di estinguersi a causa del turismo sconsiderato e delle operazioni di scavo non autorizzate. Se sei in viaggio negli Stati Uniti non perdere lo spettacolo naturale offerto dalla valle scavata dal fiume Colorado in Arizona. 

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La Muraglia Cinese

<p>Una delle <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">pochissime opere dell'uomo visibili dallo spazio</strong>, costruita per proteggere la Cina dai suoi nemici durante la dinastia Ming, potrebbe sparire per effetto dell'erosione, per gli atti di vandalismo (graffiti e persone che lasciano la loro firma sul muro) e perché qualche furbastro vende i mattoni di cui è fatta a peso d'oro come souvenir. Secondo le <a href="http://www.chinahighlights.com/greatwall/fact/protection.htm" target="_blank" data-tracking-id="recirc-text-link">stime riportate da China Higlhlights</a>&nbsp;<strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">un terzo della Muraglia Cinese<span class="redactor-invisible-space">&nbsp;</span>è già in degrado! </strong>Per proteggerla il governo cinese si impegna a piantare nuovi alberi che la sorreggano.&nbsp;</p>
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Una delle pochissime opere dell'uomo visibili dallo spazio, costruita per proteggere la Cina dai suoi nemici durante la dinastia Ming, potrebbe sparire per effetto dell'erosione, per gli atti di vandalismo (graffiti e persone che lasciano la loro firma sul muro) e perché qualche furbastro vende i mattoni di cui è fatta a peso d'oro come souvenir. Secondo le stime riportate da China Higlhlights un terzo della Muraglia Cinese è già in degrado! Per proteggerla il governo cinese si impegna a piantare nuovi alberi che la sorreggano. 

La Grande Barriera Corallina Australiana

<p>Tutte le barriere coralline del mondo sono seriamente in pericolo a causa del <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">global warming</strong>, ma la più grande del mondo<span class="redactor-invisible-space">&nbsp;ovvero quella australiana dove abitano milioni di specie marine,&nbsp;secondo gli esperti&nbsp;potrebbe sparire entro un secolo. <a href="http://www.greenpeace.org/international/en/news/features/save-great-barrier-reef/" target="_blank" data-tracking-id="recirc-text-link">GreenPeace è in prima linea</a> per conservarla lanciando petizioni e attività di sensibilizzazione.<span class="redactor-invisible-space"></span></span></p>
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Tutte le barriere coralline del mondo sono seriamente in pericolo a causa del global warming, ma la più grande del mondo ovvero quella australiana dove abitano milioni di specie marine, secondo gli esperti potrebbe sparire entro un secolo. GreenPeace è in prima linea per conservarla lanciando petizioni e attività di sensibilizzazione.

Il Mar Morto

<p>Il lago salato più famoso del mondo si trova tra Israele, Giordania e Palestina ed è così <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">salato (circa 10 volte più dell'Oceano)</strong> che puoi galleggiare facilmente senza quasi muovere un muscolo. Le sue acque sono ricchissime di proprietà benefiche, ma a breve potrebbe non essere più possibile immergercisi perché&nbsp;<strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">sta lentamente evaporando.&nbsp;</strong><span class="redactor-invisible-space">L'<a href="http://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/is-the-dead-sea-dying-water-loss-continues-at-record-rate-8229546.html" target="_blank" data-tracking-id="recirc-text-link">Independent riporta</a> che in un anno il livello si è abbassato di circa 1 metro e mezzo. Spaventoso!</span></p>
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Il lago salato più famoso del mondo si trova tra Israele, Giordania e Palestina ed è così salato (circa 10 volte più dell'Oceano) che puoi galleggiare facilmente senza quasi muovere un muscolo. Le sue acque sono ricchissime di proprietà benefiche, ma a breve potrebbe non essere più possibile immergercisi perché sta lentamente evaporando. L'Independent riporta che in un anno il livello si è abbassato di circa 1 metro e mezzo. Spaventoso!

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Le Maldive

<p>Le Maldive&nbsp;stanno affondando già da molti anni, ma entro questo secolo potrebbero inabissarsi del tutto. Gli <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">atolli corallini</strong> incastonati nell'Oceano Indiano formano arcipelaghi di isole alte non più di <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">4 metri e mezzo sul livello del mare</strong>. Oltre ai milioni di turisti che trascorrono le vacanze in questo paradiso terrestre, le isole maldiviane&nbsp;sono abitate da 400mila persone,&nbsp;che potrebbero diventare presto dei <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">rifugiati climatici</strong>. <a href="https://www.nationalgeographic.org/encyclopedia/climate-refugee/" target="_blank" data-tracking-id="recirc-text-link">Ne parla National Geographic in questo&nbsp;documentario che puoi vedere online</a>.</p>
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Le Maldive stanno affondando già da molti anni, ma entro questo secolo potrebbero inabissarsi del tutto. Gli atolli corallini incastonati nell'Oceano Indiano formano arcipelaghi di isole alte non più di 4 metri e mezzo sul livello del mare. Oltre ai milioni di turisti che trascorrono le vacanze in questo paradiso terrestre, le isole maldiviane sono abitate da 400mila persone, che potrebbero diventare presto dei rifugiati climatici. Ne parla National Geographic in questo documentario che puoi vedere online.

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