Castellammare del Golfo si trova in provincia di Trapani (Sicilia) ed è un luogo davvero magico e pittoresco con le case dei pescatori quadrate dipinte di bianco e giallo ocra. Nei secoli subì varie distruzioni, ma venne sempre ricostruita. Questa guida ti darà tutti i suggerimenti che ti servono per visitare Castellammare del Golfo e dintorni e per ammirare le sue splendide spiagge.

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Cosa vedere a Castellammare del Golfo e dintorni:

1. Il Castello normanno: Le prime notizie riguardanti il castello di Castellammare del Golfo sono riferite dal geografo arabo Idrisi nel suo Libro di Re Ruggero, risalente al 1154. Egli riferisce che «nessun castello è più forte di sito né migliore per la costruzione che questo qui [...]». La costruzione del castello si attribuisce agli arabi che lo eressero intorno al X secolo sulle rovine di preesistenti fortificazioni.

2. La Chiesa Madre (detta "la Matrici"): edificata nel centro della vecchia Castellammare e al limite della città murata su uno sperone di roccia tufacea che svetta sul mare per circa 25 metri. La costruzione venne iniziata nel maggio del 1726 dal principe di Aragona e signore di Castellammare Baldassare Naselli, per essere aperta al culto nel gennaio del 1736. In realtà, stando a quanto riferito dall'arciprete D. Tommaso Accardi la data del 1726 si riferisce alla terza riedificazione della Chiesa, che quindi sorgerebbe sulle fondamenta di costruzioni precedenti.

3. La chiesa della Madonna della Scala: è un piccolo luogo di culto sito sulla parete prospiciente il porto, poco più a valle del Belvedere castellammarese. L'edificazione della chiesa è successiva ad un episodio storico-leggendario datato, secondo la tradizione, al XVII secolo. Pare infatti che, la sera del 7 settembre del 1641, a seguito di un'improvvisa tempesta, Maria D'Angelo, una ragazzina che pascolava il gregge sulle montagne di Castellammare, trovò rifugio in un anfratto scavato poco prima da un fulmine. All'interno della grotta, la fanciulla trovò una scatola di rame arrugginita nella quale si trovava una piccola scatola d'argento recante in monogramma della Vergine e una croce. Subito dopo tale ritrovamento, il temporale cessò e la fanciulla poté riunirsi ai familiari che la stavano cercando.

4. Scopello e Castellammare del Golfo sono vicinissime. Scopello, con i suoi faraglioni e il "Museo sommerso", è un antico borgo marinaro che sembra sia sorto sul sito della mitica città di Cetaria (il cui nome potrebbe derivare dall'abbondanza di tonni che popolano il mare nei pressi dei faraglioni). La posizione riparata dei faraglioni ha fatto di questo luogo un importante punto di ancoraggio sin dall'antichità, cosa che si può evincere dal grande numero di reperti trovati sui fondali di questo specchio d'acqua. Si tratta di anfore e altri resti ceramici greci, punici, africani e spagnoli. Proprio per permettere ai visitatori di ammirare queste meraviglie nascoste, è stato istituito un percorso archeologico chiamato "Museo sommerso" in cui, attraverso una cima-guida che consente di seguire il senso logico dell'itinerario, è possibile ammirare i reperti presenti sul fondale, tutti adeguatamente etichettati e datati.

5. Monte Inici. Dal Belvedere di Castellammare del Golfo, superando l'area attrezzata della Forestale, si può salire il versante orientale di Monte Inici, raggiungendo la "Fossa del Bue" (un'ampia radura boschiva), il laghetto dello "Stagnone", il rimboscamento di "Fontanelle" ed il bosco della "Vaccaria". Sulla cima si possono osservare le caratteristiche "niviere", grandi cavità artificiali nelle quali, in antichità, veniva conservato il ghiaccio...

6. Castellammare del Golfo, spiagge.La costa levantina dell'area di Castellammare del Golfo, bassa e pianeggiante, si caratterizza per le sue spiagge sabbiose, come quelle delle due insenature poste ad Est e a Ovest del promontorio del castello (rispettivamente, Cala Petrolo e Cala Marina) e come la vastissima e profonda Plaja, posta ad oriente dell'abitato. Quanto al versante occidentale, la costa di ponente, fortemente articolata, si caratterizza invece per la presenza di alte rocce, scogli e calette spesso incontaminate. Nascosta dalla natura selvaggia che caratterizza la vegetazione in questo tratto di costa, si trova la Grotta di Santa Margherita, il cui ingresso si colloca fra il porto e la cosiddetta Porta. La sua peculiarità è costituita dalle pareti affrescate con immagini sacre, la cui datazione sembra potersi collocare tra l'XI e il XV secolo.

7. La Riserva Naturale Orientata dello Zingaro. La Riserva dello Zingaro è stata la prima riserva naturale istituita nella Regione Sicilia e ingloba il tratto di costa, lungo all'incirca sette chilometri, compreso fra Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo. Importantissima per la sua flora, caratterizzata da piante rare ed endemiche, la Riserva è probabilmente ancora più peculiare dal punto di vista faunistico, poiché la diversità di specie animali in essa presenti non si riscontra in nessun altro luogo della Regione.

8. Palazzo Crociferi. Palazzo Crociferi venne fondato nel 1659, insieme alla chiesa di Maria SS. degli Agonizzanti, come convento dei Padri Crociferi, per volere della principessa Francesca Balsamo di Roccafiorita, insieme all'annesso convento dei Padri Crociferi, dell'ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani). Oggi l'ex convento è sede del Municipio e la chiesa è adibita a sala consigliare ed auditorium. Dal convento un cunicolo conduceva alla chiesa del Purgatorio. Nel chiostro si svolgono d'estate spettacoli teatrali ed eventi come Cinema sotto le stelle.

9. Fosse Granarie. Nel 2013 durante i lavori per la posa delle condutture del metano, nella parte inferiore del corso Garibaldi furono ritrovate delle antiche fosse granarie risalenti all'epoca normanna. Hanno un diametro alla base di circa 10 metri e mezzo, una profondità di circa 9 metri con una apertura superiore di circa 1 metro e 60 centimetri. Una fossa è integra e di agevole accesso, mentre l'altra ha parte della volta rovinata ed è completamente piena di terra e detriti. le fosse granarie venivano costruite per conservare il grano e se ne trovano in tutta Italia. Nel corso dei secoli la forma data alle fosse andava da quella cilindrica, a quella a giara o a fiasco, a quella a tronco di cono o ad imbuto. le fosse di Castellammare si pensa risalgano al Trecento.

10. La chiesa della Madonna del Rosario. La chiesa della Madonna del Rosario, detta "di l'agnuni" ("dell'angolo"), si trova nel borgo attiguo al castello e sembra sia stata eretta in epoca normanna, intorno al 1100. L'edificio, di modeste dimensioni, si caratterizza sopratutto per il bassorilievo cinquecentesco che svetta sul portale di ingresso. Il bassorilievo marmoreo, attribuito al Gagini, raffigura la Madonna col Bambino, affiancata da S. Nicolò a destra e da un eremita in adorazione davanti al Crocifisso a sinistra. L'interno è molto semplice e presenta un'unica navata con un solo altare. Pare che tale semplicità avesse lo scopo di preservare l'edifico sacro dalle razzie dei pirati. All'interno della chiesa è conservata una statua raffigurante una Madonna nera col Bambino, collocata in un angolo.