C'è una Napoli alla luce del sole, con i suoi colori, sapori e rumori. E c'è una Napoli sotterranea altrettanto affascinante, misteriosa, intrigante, con il suo labirinto di cunicoli, corsi d'acqua, cisterne, testimonianze di un passato multimillenario. Visitare Napoli sotterranea è una delle emozioni da non perdere se si ha la fortuna di trascorrere qualche giorno nel capoluogo partenopeo.

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Come visitare Napoli sotterranea

All'ingresso di Napoli sotterranea, il cui percorso dura circa due ore, si accede da piazza San Gaetano, lungo via dei Tribunali, nel cuore del centro storico della città, non lontano dal Duomo e da San Gregorio Armeno. Le stazioni della metropolitana più vicine sono quelle di Dante (linea 1) e Piazza Cavour (linea 2), dalle quali bastano pochi minuti di cammino per raggiungere l'inizio della visita.

Napoli sotterranea, orari e prezzi

Napoli sotterranea è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 18, il costo del biglietto è di 9 euro. Il sito ufficiale è napolisotterranea.org, dove è possibile prenotare una visita guidata in italiano o in inglese per gruppi superiori a 10 persone.

Napoli sotterranea, la storia

Il centro storico di Napoli, corrispondente all'antica Neapolis, poggia su un'antichissima rete di strade e cunicoli sotterranei, scavati dai greci per estrarre il tufo e rafforzare le mura della città. In epoca romana passaggi e percorsi furono ampliati attraverso la realizzazione di un acquedotto e di sistemi di raccolta delle acque piovane, utilizzati dalla popolazione fino al 1885.

Anche in epoca angioina, quando furono emanate leggi che proibivano di trasportare in città materiale da costruzione per arginare l'espansione senza controllo degli edifici, gli scavi proseguirono abusivamente: in questo modo il tufo veniva ricavato direttamente dal sottosuolo di Napoli, aggirando il divieto.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, i cunicoli di Napoli sotterranea servirono da rifugio per gli abitanti durante i bombardamenti. Successivamente le antiche cavità di tufo, i labirinti e i vecchi acquedotti sono stati anche utilizzati come discarica, fino all'opera di recupero iniziata da alcuni volontari negli anni 80.

Tour di Napoli sotterranea

Oggi Napoli sotterranea è una delle principali attrazioni della città. Le visite guidate per il centro storico di Napoli comprendono spesso e volentieri passaggi nelle cavità sotterranee. L'escursione consiste in un viaggio a 40 metri di profondità tra cunicoli e cisterne. Anche d'estate, meglio portare con sé una felpa. Si consiglia, inoltre, di indossare scarpe comode. I percorsi più stretti sono facoltativi, ma la gran parte del tour è alla portata di tutti.

Tra le tappe più significative: i resti dell'acquedotto greco-romano, l'anfiteatro greco dell'Anticaglia, il Museo della Guerra dove sono conservati oggetti e testimonianze dell'ultimo conflitto mondiale, la Stazione Sismica Arianna e gli Orti Ipogei, piccole coltivazioni a 35 metri di profondità, installate nel 2015 in occasione di Expo. E poi c'è il Cimitero delle Fontanelle, un antico cimitero sotterraneo di Napoli dove sono conservate centinaia e centinaia di teschi, in massima parte vittime di epidemie di peste o colera dei secoli passati. Il culto delle anime pezzentelle, persone talmente povere da non poter essere neppure seppellite in cimiteri regolari, è una tradizione partenopea di lungo corso. Si "adotta un defunto a caso", a cui si dedica di tanto in tanto un pensiero o una preghiera, in cambio di un aiuto dalle alte sfere.

Il munaciello, lo spirito della casa

Un'altra antica leggenda del sottosuolo di Napoli è quella del munaciello, uno spiritello coperto da un mantello che abitava le antiche costruzioni e che regalava soldi o gioielli a chi gli ispirava simpatia, mentre faceva scherzi, dispetti o addirittura dispensava calci e pugni a chi mostrava di non credere in lui. In realtà i munacielli altri non erano che gli antichi pozzari, sempre coperti da mantelli a causa dell'elevato tasso di umidità dei sotterranei di Napoli e in grado di accedere liberamente alle abitazioni dai pozzi sottostanti, possibilità che sfruttavano spesso e volentieri quando le giovani mogli erano sole in casa.

Tunnel Borbonico di Napoli sotterranea

Nelle vicinanze di Piazza del Plebiscito, a Vico del Grottone, sorge invece l'ingresso della Galleria Borbonica, un largo cunicolo realizzato nel 1800 dagli ingegneri di Ferdinando II per collegare direttamente il Palazzo Reale alla caserma sul mare di Piazza Vittoria. Quattro i percorsi proposti – Standard, Speleo, Avventura e la Via delle Memorie – con la possibilità di viaggiare in zattera tra antiche cisterne e cavità utilizzate come rifugio antiaereo.