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Imponenti e luminosi: 17 bellissimi fari da visitare

Lungo le coste del Belpaese un immenso patrimonio storico-artistico da tutelare e valorizzare ma sopratutto vistare

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La ricerca fatta da Hundredrooms, comparatore online di alloggi turistici, nasce come risposta all'aumento esponenziale di alloggi alternativi alle strutture tradizionali per il periodo di vavcanza. E cosè più romantico di un faro in mezzo al mare con la luna piena in una notte d'estate? Eccovi una carrellata di fari tutti nostrani visitabili.

Faro del Porto d'Ischia

<p>Splendido e antico al tempo stesso, il <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Faro del Porto di Ischia v</strong>enne acceso per la prima volta il 15 dicembre del 1856. Sovrasta un'incantevole strada di pietra su cui poter fare romantiche passeggiate. Al di là del faro, che spicca per il suo rosso acceso, la distesa infinita del mare, le isole del Golfo e gli stormi di gabbiani creano nel loro insieme un panorama mozzafiato.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Splendido e antico al tempo stesso, il Faro del Porto di Ischia venne acceso per la prima volta il 15 dicembre del 1856. Sovrasta un'incantevole strada di pietra su cui poter fare romantiche passeggiate. Al di là del faro, che spicca per il suo rosso acceso, la distesa infinita del mare, le isole del Golfo e gli stormi di gabbiani creano nel loro insieme un panorama mozzafiato.

Faro della Vittoria,Trieste

<p>Una vera e propria opera d'arte, alta più di 67 metri e arricchita, in basso, dalla figura del Marinaio Ignoto, opera dello scultore Giovanni Mayer. Come la statua bronzea della Vittoria alata, che sovrasta la lanterna. Questo bellissimo Faro assolve due importanti funzioni: commemorare i marinai caduti durante la Prima Guerra Mondiale e guidare la navigazione notturna nel Golfo di Trieste.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Una vera e propria opera d'arte, alta più di 67 metri e arricchita, in basso, dalla figura del Marinaio Ignoto, opera dello scultore Giovanni Mayer. Come la statua bronzea della Vittoria alata, che sovrasta la lanterna. Questo bellissimo Faro assolve due importanti funzioni: commemorare i marinai caduti durante la Prima Guerra Mondiale e guidare la navigazione notturna nel Golfo di Trieste.

Faro dello Scoglio di Mangiabarche Isola di Sant'Antioco, Sardegna

<p>Piccolo ma affascinante faro solitario, la sua funzione è di rendere visibile&nbsp;lo scoglio su cui si erge, per la sicurezza delle imbarcazioni che si aggirano in quel tratto di&nbsp;mare. Non è un caso che la spiaggia di <em data-redactor-tag="em" data-verified="redactor"><strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">"Mangiabarche"</strong></em> porti questo nome: per via dei numerosi scogli è stata fatale a molti marinai in passato.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Piccolo ma affascinante faro solitario, la sua funzione è di rendere visibile lo scoglio su cui si erge, per la sicurezza delle imbarcazioni che si aggirano in quel tratto di mare. Non è un caso che la spiaggia di "Mangiabarche" porti questo nome: per via dei numerosi scogli è stata fatale a molti marinai in passato.

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Faro di San Vito Lo Capo - Trapani, Sicilia

<p>Si tratta di uno dei Fari più importanti della Sicilia per altezza e funzioni, costruito fra il 1800 e il 1850 per volontà dei sovrani borbonici. La torre si erge fino a 43 metri sul livello del mare e le luci si estendono per oltre 20 miglia marine. Nel corso dei secoli il Faro avrebbe evitato decine di naufragi sulle rocce appuntite, contro le quali si sono fatalmente scagliate navi romane, fenicie, arabe e normanne.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Si tratta di uno dei Fari più importanti della Sicilia per altezza e funzioni, costruito fra il 1800 e il 1850 per volontà dei sovrani borbonici. La torre si erge fino a 43 metri sul livello del mare e le luci si estendono per oltre 20 miglia marine. Nel corso dei secoli il Faro avrebbe evitato decine di naufragi sulle rocce appuntite, contro le quali si sono fatalmente scagliate navi romane, fenicie, arabe e normanne.

Faro di Capel rosso, Isola del Giglio

<p>All'estremo sud dell'Isola del Giglio, nel bel mezzo di una macchia mediterranea incontaminata, sorge questo affascinante faro che si impone su di una struttura dalle strisce bianche e rosse. Ai più attenti non sarà sfuggito che il <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Faro di Capel Rosso</strong> compare in una scena del film La Grande Bellezza, di Paolo Sorrentino, dove sta a simboleggiare il desiderio di un ritorno alle origini contro il naufragio etico del genere umano.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

All'estremo sud dell'Isola del Giglio, nel bel mezzo di una macchia mediterranea incontaminata, sorge questo affascinante faro che si impone su di una struttura dalle strisce bianche e rosse. Ai più attenti non sarà sfuggito che il Faro di Capel Rosso compare in una scena del film La Grande Bellezza, di Paolo Sorrentino, dove sta a simboleggiare il desiderio di un ritorno alle origini contro il naufragio etico del genere umano.

Faro di Camogli

<p>Un faro piccolo di appena 11 metri, ma non per questo meno affascinante. Poco si sa di questa struttura circondata dal mare e da un'atmosfera unica. La sua presenza si attesta a partire dal Novecento, ma più volte il <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Faro di Camogli</strong> è stato distrutto dalla violenza del mare e poi sempre ricostruito.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Un faro piccolo di appena 11 metri, ma non per questo meno affascinante. Poco si sa di questa struttura circondata dal mare e da un'atmosfera unica. La sua presenza si attesta a partire dal Novecento, ma più volte il Faro di Camogli è stato distrutto dalla violenza del mare e poi sempre ricostruito.

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Faro di Capo d'Otranto o Punta Palascìa

<p>Ci troviamo nel punto più orientale del Paese. Il faro di <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Capo d'Otranto</strong> è, infatti, meta di molti turisti che, nella notte di San Silvestro, vi si recano per ammirare quella che è considerata la prima alba del nuovo anno in Italia. Recentemente ristrutturato, è uno dei cinque fari del Mar Mediterraneo tutelati dalla Commissione europea.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Ci troviamo nel punto più orientale del Paese. Il faro di Capo d'Otranto è, infatti, meta di molti turisti che, nella notte di San Silvestro, vi si recano per ammirare quella che è considerata la prima alba del nuovo anno in Italia. Recentemente ristrutturato, è uno dei cinque fari del Mar Mediterraneo tutelati dalla Commissione europea.

Faro di Capo Spartivento-Chia, Sardegna

<p>Uno dei migliori esempi di recupero dell'architettura militare, oggi il <em data-redactor-tag="em" data-verified="redactor"><strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Faro di Capo Spartivento</strong></em> è un hotel dalle numerose comodità: l'unico in Italia destinato all'accoglienza. Costruito nel 1854 dalla Marina Militare Italiana per volontà di Vittorio Emanuele di Savoia, è stato mitragliato dagli aerei americani durante la Seconda Guerra Mondiale ed è caduto in oblio per molti anni. Fino al 2006, quando sono iniziate le opere di restauro di questo preziosissimo bene.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Uno dei migliori esempi di recupero dell'architettura militare, oggi il Faro di Capo Spartivento è un hotel dalle numerose comodità: l'unico in Italia destinato all'accoglienza. Costruito nel 1854 dalla Marina Militare Italiana per volontà di Vittorio Emanuele di Savoia, è stato mitragliato dagli aerei americani durante la Seconda Guerra Mondiale ed è caduto in oblio per molti anni. Fino al 2006, quando sono iniziate le opere di restauro di questo preziosissimo bene.

Faro di Ponza o Faro della Guardia

<p>La sua bellezza e le sue potenzialità non sono sfuggite agli offerenti che hanno partecipato al bando di gara "Valore Paese Fari", progetto promosso da Agenzia del Demanio e Ministero della Difesa per concedere in affitto alcuni dei numerosi fari d'Italia, tra cui appunto quello di Ponza. Il bene è stato affidato per 19 anni alla società New Fari di Cagliari, che realizzerà un hotel con quattro suite e un ristorante con un piccolo teatro polifunzionale, restituendo nuova vita a questa splendida struttura situata su un grande faraglione in mezzo al mare.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

La sua bellezza e le sue potenzialità non sono sfuggite agli offerenti che hanno partecipato al bando di gara "Valore Paese Fari", progetto promosso da Agenzia del Demanio e Ministero della Difesa per concedere in affitto alcuni dei numerosi fari d'Italia, tra cui appunto quello di Ponza. Il bene è stato affidato per 19 anni alla società New Fari di Cagliari, che realizzerà un hotel con quattro suite e un ristorante con un piccolo teatro polifunzionale, restituendo nuova vita a questa splendida struttura situata su un grande faraglione in mezzo al mare.

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Lanterna del Montorsoli - Messina, Sicilia

<p>Uno dei luoghi più visitati lo scorso marzo, in occasione della 25esima edizione delle Giornate Fai di Primavera. La<strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">&nbsp;Lanterna del Montorsoli</strong> è antichissima, risale al XVI secolo d.C. e sorge sulla penisola di San Ranieri, che prende il nome dall'eremita che in origine segnalava ai naviganti, nelle ore notturne, la presenza della terraferma mediante dei fuochi. La costruzione della struttura rispondeva anche all'esigenza dei sovrani spagnoli di controllare lo Stretto.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Uno dei luoghi più visitati lo scorso marzo, in occasione della 25esima edizione delle Giornate Fai di Primavera. La Lanterna del Montorsoli è antichissima, risale al XVI secolo d.C. e sorge sulla penisola di San Ranieri, che prende il nome dall'eremita che in origine segnalava ai naviganti, nelle ore notturne, la presenza della terraferma mediante dei fuochi. La costruzione della struttura rispondeva anche all'esigenza dei sovrani spagnoli di controllare lo Stretto.

Lanterna di Genova - Liguria

<p>La cosiddetta <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Lanterna di Genova</strong>, simbolo della città, risale al trecento ed è tra i fari più antichi d'Italia. Come molti altri, il faro fu costruito per indicare la via ai navigatori, ma anche per proteggere la città da arrivi indesiderati. La leggenda racconta che il progettista della Lanterna sia stato lanciato proprio dalla sua cima, per impedirgli di ricreare altrove un'analoga opera, unica per la sua bellezza. Oggi la Lanterna è accessibile ai visitatori e continua a illuminare il mare con una cadenza di 20 secondi.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

La cosiddetta Lanterna di Genova, simbolo della città, risale al trecento ed è tra i fari più antichi d'Italia. Come molti altri, il faro fu costruito per indicare la via ai navigatori, ma anche per proteggere la città da arrivi indesiderati. La leggenda racconta che il progettista della Lanterna sia stato lanciato proprio dalla sua cima, per impedirgli di ricreare altrove un'analoga opera, unica per la sua bellezza. Oggi la Lanterna è accessibile ai visitatori e continua a illuminare il mare con una cadenza di 20 secondi.

Faro di Punta Carena, Capri

<p>Costruito nel 1866, il <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Faro di Punta Carena</strong> spicca orgogliosamente sull'estremità sud occidentale dell'Isola di Capri, sulla penisola di Limmo. È tra i fari più importanti del Mar Tirreno, secondo in Italia per portata luminosa dopo quello di Genova. Inoltre, per i più romantici, è sicuramente un ottimo punto da cui godersi il tramonto.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Costruito nel 1866, il Faro di Punta Carena spicca orgogliosamente sull'estremità sud occidentale dell'Isola di Capri, sulla penisola di Limmo. È tra i fari più importanti del Mar Tirreno, secondo in Italia per portata luminosa dopo quello di Genova. Inoltre, per i più romantici, è sicuramente un ottimo punto da cui godersi il tramonto.

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Faro di San Cataldo di Lecce

<p>Costruito nella seconda metà dell'800, il <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Faro di San Cataldo di Lecce</strong> è una preziosa torre di forma ottagonale alta 23 metri. Oggi la struttura è sede dell'Ufficio marittimo di San Cataldo. Altrettanto prezioso è il luogo in cui il faro si erge, ovvero l'insenatura che ospita i resti di un antico molo voluto nel II secolo d.C. dall'imperatore romano Adriano.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Costruito nella seconda metà dell'800, il Faro di San Cataldo di Lecce è una preziosa torre di forma ottagonale alta 23 metri. Oggi la struttura è sede dell'Ufficio marittimo di San Cataldo. Altrettanto prezioso è il luogo in cui il faro si erge, ovvero l'insenatura che ospita i resti di un antico molo voluto nel II secolo d.C. dall'imperatore romano Adriano.

Faro di Strombolicchio - Isole Eolie (Messina), Sicilia

<p><strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Strombolicchio</strong>, piccolo isolotto delle Eolie di origine vulcanica, accoglie un faro solitario costruito negli anni Venti per motivi di sicurezza. Il territorio di questo enorme scoglio è così impervio che, per potervi edificare il faro, è stato necessario realizzare una terrazza (abbassando di circa 10 metri l'altezza dell'isola) e scavare nella roccia 200 gradini. Oggi il Faro è virtuoso e rinnovabile, poiché alimentato da pannelli fotovoltaici.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Strombolicchio, piccolo isolotto delle Eolie di origine vulcanica, accoglie un faro solitario costruito negli anni Venti per motivi di sicurezza. Il territorio di questo enorme scoglio è così impervio che, per potervi edificare il faro, è stato necessario realizzare una terrazza (abbassando di circa 10 metri l'altezza dell'isola) e scavare nella roccia 200 gradini. Oggi il Faro è virtuoso e rinnovabile, poiché alimentato da pannelli fotovoltaici.

Faro di Vieste

<p>Il Faro si erge sullo scoglio di Santa Eufemia ed è rivolto verso la città di <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Vieste</strong>. Progettato nel 1867, oggi presenta un sistema di controllo automatico, per cui la vecchia abitazione del fanalista è ora disabitata. La magnifica lanterna d'ottone al culmine della torre si accende ogni giorno al tramonto, illuminando la città.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Il Faro si erge sullo scoglio di Santa Eufemia ed è rivolto verso la città di Vieste. Progettato nel 1867, oggi presenta un sistema di controllo automatico, per cui la vecchia abitazione del fanalista è ora disabitata. La magnifica lanterna d'ottone al culmine della torre si accende ogni giorno al tramonto, illuminando la città.

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Fanale di Livorno

<p>Fu eretto in epoca medievale, ad opera della Repubblica di Pisa, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e fedelmente ricostruito. È infatti considerato, al pari della Lanterna genovese, uno dei fari più antichi d'Italia. La sua bellezza non passò inosservata agli occhi di Francesco Petrarca, che lo cita nel suo <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor"><em data-redactor-tag="em" data-verified="redactor">"Itinerario siriaco"</em></strong>. Ha una portata luminosa di 36 miglia, così che, durante la notte, illuminando il mare, crea un'atmosfera molto romantica.<span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p>

Fu eretto in epoca medievale, ad opera della Repubblica di Pisa, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e fedelmente ricostruito. È infatti considerato, al pari della Lanterna genovese, uno dei fari più antichi d'Italia. La sua bellezza non passò inosservata agli occhi di Francesco Petrarca, che lo cita nel suo "Itinerario siriaco". Ha una portata luminosa di 36 miglia, così che, durante la notte, illuminando il mare, crea un'atmosfera molto romantica.

Faro di Capo Sandalo -San Pietro -Sardegna

<p>Il <strong data-redactor-tag="strong" data-verified="redactor">Faro di Capo Sandalo</strong> fu costruito nel 1864 con conci di&nbsp;pietra lavorata a scalpello. La torre cilindrica sostiene una grossa ottica rotante di 700 mm. di distanza focale che emette un gruppo di quattro lampi bianchi ogni 20'' con&nbsp;portata luminosa&nbsp;di 34 miglia e geografica di 24 miglia.<span class="redactor-invisible-space" data-verified="redactor" data-redactor-tag="span" data-redactor-class="redactor-invisible-space"></span> E' il faro situato più a occidente d'Italia e dal 1984 è anche&nbsp;radiofaro.<span class="redactor-invisible-space" data-verified="redactor" data-redactor-tag="span" data-redactor-class="redactor-invisible-space"></span><span data-redactor-tag="span" data-verified="redactor"></span></p><p><br></p>

Il Faro di Capo Sandalo fu costruito nel 1864 con conci di pietra lavorata a scalpello. La torre cilindrica sostiene una grossa ottica rotante di 700 mm. di distanza focale che emette un gruppo di quattro lampi bianchi ogni 20'' con portata luminosa di 34 miglia e geografica di 24 miglia. E' il faro situato più a occidente d'Italia e dal 1984 è anche radiofaro.


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