1. Se scatta la gelosia

L'esperienza di Sandrina, 28 anni
«Il mio fidanzato Massimo va d'accordo con le mie amiche, così quando Marilena mi dice di non avere programmi per l'estate, e Sabrina annuncia di essere stata piantata, propongo a entrambe di partire con noi per la Grecia. Una settimana con persone che adoro, mi sembra l'ideale.

Com'è andata
La prima sera ad Atene abbiamo difficoltà a metterci d'accordo sul programma perché ognuno ha un'idea differente: serata romantica in una taverna, giro dei bar della Plaka o cena in camera davanti alla tv? Io sono nel mezzo, impossibile scegliere. E il giorno dopo si ricomincia: quando consolo Sabrina che pensa al suo ex, Massimo mi fa una scenata di gelosia. E mentre passo la serata con lui, mi dispiace un po' di non essere andata in discoteca con Marilena. Passo la mia vacanza a giostrarmi tra loro tre, senza riuscire a godermela veramente.

L'amicizia ha retto?
Sì, ma la prossima volta mi organizzerò diversamente: prima dieci giorni con Massimo, noi due da soli in un posticino idilliaco, e poi un weekend con le ragazze».

Il Cosmoconsiglio
Prima di programmare le ferie, chiediti che cosa ti farebbe davvero piacere e poi consultati con gli altri per vedere di che cosa hanno voglia. E se i desideri non collimano, trova un piano B.


2. Occhio alla destinazione!

L'esperienza di Ofelia, 24 anni
«È un pezzo che Carolina ci parla della casa dei suoi genitori in un'isola della Sicilia. Un posto tranquillo, selvaggio, assolato. Sembra un sogno. Quando invita tutto il gruppo a passare lì due settimane, accettiamo senza pensarci due volte. Scopro il nome del villaggio solo al momento dell'atterraggio.

Com'è andata
Diciamolo, villaggio è una parola grossa. La casa si trova nel bel mezzo del niente. Carolina non ha esagerato, è davvero splendida; al nostro arrivo il frigo è pieno e ognuno ha la sua stanza. Un piccolo paradiso. Solo che dopo tre giorni a oziare su una sdraio a bordo piscina – una pacchia, non dico di no – cominciano a formicolarmi le gambe: che si fa? Abbiamo a disposizione una macchina e due vecchie bici, ma siamo in sette, e l'unico bar con la superterrazza sotto le palme è a un'ora buona di strada. Chi si offre di andare in bici? Nessuno. Risultato, non ci si muove. Carolina si sente in colpa. Non le si può rimproverare niente, ma abbiamo un po' l'impressione di perdere il nostro tempo.

L'amicizia ha retto?
Per le prossime vacanze, due di noi andranno in Asia, zaino in spalla e scarpe da trekking ai piedi. Il resto del gruppo partirà di nuovo insieme: abbiamo trovato un posto approvato all'unanimità».

Il Cosmoconsiglio
Per scegliere la giusta destinazione, fate un elenco collettivo delle vostre priorità: uscire la sera, fare turismo culturale, poltrire… Di certo conciliare le varie esigenze richiederà delle concessioni da parte di ognuno, ma almeno saprete a cosa andate incontro!


3. Sicure di avere gli stessi gusti?

L'esperienza di Agnese, 29 anni
«Incontro Margherita, Alba e Anna a un corso di zumba. Leghiamo subito, e quando viene fuori che nessuna delle quattro ha programmi per le vacanze, decidiamo di passare una settimana insieme a Gallipoli. Ci conosciamo poco, ma sono simpatiche, ed è sempre meglio che partire da sola.

Com'è andata
Gli screzi cominciano già durante il viaggio in macchina, quando Alba e Margherita vogliono imporre le rispettive playlist: rap contro pop melodico, è dura trovare un accordo. Dopo due giorni mi rendo conto che siamo troppo diverse: Alba torna dalla discoteca alle 4 del mattino, Margherita si alza presto per andare a correre, Anna si lamenta perché nessuna vuole accompagnarla a fare shopping, io mi ritrovo a visitare i dintorni da sola. Insomma: la zumba è la sola cosa che abbiamo in comune. Farsi delle matte risate scatenandosi al suono di musica latina non è sufficiente per condividere le vacanze, lo capiamo troppo tardi.

L'amicizia ha retto?
No, ho anche smesso di andare a zumba. Quest'estate andrò in Corsica con il mio amico Francesco: ci conosciamo da cinque anni, con lui vado sul sicuro».

Il Cosmoconsiglio
In caso di dubbio, organizzate prima un weekend di prova. Due giorni sono sufficienti per sapere con chi si parte (o con chi non partire!).


4. Innamorarsi in ferie

L'esperienza di Stefania, 30 anni
«Aspettiamo da mesi queste due settimane tra amiche in un villaggio turistico di Djerba. Vogliamo ballare, divertirci, ridere… in breve, recuperare tutti i momenti che non abbiamo potuto condividere durante l'anno a causa del lavoro e delle giornate con troppi impegni.

Com'è andata
La mattina in spiaggia, il pomeriggio in piscina e la notte in discoteca: il programma è perfetto. Tutto va a meraviglia. Finché Matilde conosce un tipo. Quando ci chiede di lasciarle la camera per la notte, no problem, siamo là per divertirci. Va meno bene il giorno dopo, quando il tizio, Lorenzo, passa l'intera giornata con noi. Matilde è felice, noi no: l'intruso scombina i nostri piani. Dopo la terza cena con lui spieghiamo a Matilde che non può imporci la sua presenza. Lei pensa che le chiediamo di scegliere tra noi e lui e se ne va: non la vediamo per sei mesi

L'amicizia ha retto?
Alla fine, sì. Matilde si era illusa che la sua avventura fosse una grande storia d'amore, ma al rientro dalle vacanze lui non l'ha mai chiamata. Quando è tornata da noi l'abbiamo accolta a braccia aperte: poteva capitarci la stessa cosa».

Il Cosmoconsiglio
Qualche giorno di vacanza non vale il rischio di compromettere dieci anni di amicizia. Nel caso sorga un problema, valutate quali concessioni potete fare. A volte basta un po' di elasticità per salvare rapporto & vacanze.


5. Le regole della convivenza

L'esperienza di Gaia, 27 anni
«Due settimane ad Andorra con le mie ex coinquiline, più i rispettivi compagni. 12 persone in tutto, ma non mi preoccupo: in tre anni di coabitazione non ci sono mai stati problemi, non c'è motivo perché debba andare male, tanto meno in vacanza.

Com'è andata
Una casa con 12 persone per forza di cose si sporca in fretta. E in cucina si ammassano le stoviglie sporche. Tra chi lava i bicchieri solo quando non ce ne sono più per l'aperitivo e chi non muove mai un dito perché "Siamo in vacanza", l'atmosfera si fa tesa. Quando abitavamo insieme avevamo stabilito delle regole. Qui ognuno fa un po' come gli pare e i nodi vengono al pettine quando prima di riconsegnare le chiavi la casa è sporca e siamo solo in 5 ad avere una spugna in mano. Litighiamo e prendiamo l'aereo con il broncio.

L'amicizia ha retto?
Sì: perché a parte questo problema, abbiamo passato una bella vacanza».

Il Cosmoconsiglio
In ogni coabitazione, anche se di breve durata, è bene stabilire quali sono i compiti di ciascuno. Meglio ancora sarebbe una rotazione dei ruoli durante la vacanza, in modo che nessuno sia di corvée al lavello della cucina per quindici giorni.


6. La tentazione romantica

L'esperienza di Ale, 32 anni
«Per la prima volta partiamo con una coppia di amici di Gabriele. La caparra per la casa, l'itinerario verificato online… Melania e Fabio pensano a tutto. La cosa ci fa sorridere, ma non ci lamentiamo: almeno non dovremo occuparci noi dell'organizzazione.

Com'è andata
Il primo giorno Fabio propone un giro in canoa. Dopo, passeggiata con picnic tra le dune. È carino, ma il terzo giorno noi abbiamo voglia di starcene un po' per conto nostro, così decliniamo l'invito per la visita al faro. Ho l'impressione che la prendano male, ma Gabriele mi dà della paranoica. Il giorno dopo, però, quando Melania gli fa notare che si è svegliato troppo tardi, spieghiamo che ogni tanto ci piace stare da soli. Sembrano capire, ma per il resto del soggiorno quasi non ci rivolgono più la parola.

L'amicizia ha retto?
No. Quest'anno ci riproviamo con un'altra coppia».

Il Cosmoconsiglio
Quando si considera di partire con un'altra coppia, bisogna prima chiedersi che cosa si vuole davvero condividere: soltanto la sistemazione o le intere giornate? E se si sognano tramonti romantici mano nella mano, forse sarebbe meglio optare per una vacanza a due.


7. Questione di soldi

La storia di Maria, 31 anni
«Dopo una serata a spulciare le offerte in internet, Sara, Giulia e io optiamo per un soggiorno a Barcellona. Troviamo un pacchetto conveniente, ma bisogna pagare in un unico versamento, quindi una di noi deve anticipare i soldi. Essendo quella con il conto messo meglio, tiro fuori la mia carta di credito. «Ti rimborseremo il più presto possibile», promettono loro, e io non ho dubbi, sebbene non specifichino quando. Nei giorni successivi controllo il mio estratto conto per vedere se ci sono accrediti. Niente. Alla vigilia della partenza, Sara mi telefona: «Sarebbe un problema se ti rimborsassimo al ritorno? Per allora avrò incassato lo stipendio, e Giulia deve ricevere dei soldi da sua nonna.» Ok. Mi rassegno e, una volta sull'aereo, è tutto dimenticato.

Com'è andata
Sara insiste per uscire a cena la prima sera. Giulia si dà allo shopping selvaggio. Mentre io, avendo anticipato i soldi del viaggio per tutt'e tre, non posso permettermi uno sgarro. La sera che Sara propone di nuovo di cenare fuori esplodo. Loro mi rimproverano di non aver detto niente. Dire che cosa? Che trovavo assurdo che loro spendessero davanti a me senza nemmeno pensare a rimborsarmi? Ci evitiamo per tutta la giornata, e anche quando si scusano e mi invitano a un aperitivo con tapas, persiste una certa irritazione. Il giorno dopo va meglio, ma… non ci cascherò mai più.

L'amicizia ha retto?
Sì. Siamo amiche da sempre, e con qualche chiarimento abbiamo rimesso le cose a posto».

Il Cosmoconsiglio
Affrontate il discorso dei soldi il più presto possibile. E perché non ci sia alcun malinteso, ciascuno dovrebbe pagare per sé o provvedere a eventuali rimborsi prima della partenza. Sul posto create un fondo comune, da tenere in un portafoglio separato, contribuendo tutte in uguale misura, a cui attingerete per la spesa al mercato, gli aperitivi etc.