Hong Kong è una sorpresa. È un giro sulle montagne russe quando credi di salire su un trenino.
Sarà per i suoi 7 milioni di abitanti che vivono a un ritmo frenetico tra mare e alte colline, sarà per questi grattacieli che sono così tanti, e così alti, da farti perdere il senso dell'orientamento.

Ha il primato del mercato immobiliare più caro e lussuoso del mondo, ma conserva certe strade e imbarcazioni degne del secolo scorso, o anche di quello prima.

Questa metropoli ti riempie gli occhi, ti ricorda che la vita pulsa veloce e che ogni minuto non vissuto è perso.

Ecco le otto cose che ho imparato di Hong Kong:

1. Nello stesso giorno è possibile fare shopping di lusso, hiking sulle colline verdi dell'isola o dei New Territories, e abbronzarti in una delle numerose spiagge del sud. Nessuno scherzo, è proprio così.

2. Ci sono taxi con porte che si aprono da sole. Nel senso che è il driver a comandarne l'apertura e la chiusura. Comodissimo se hai molte shopping bags, ma attenzione alle gambe. Non fai in tempo a sederti che lui sta già chiudendo la portiera.

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3. Al supermercato qui trovi di tutto. C'è il latte fresco dalla Malesia, Australia e California. Tutti sulla stessa fila e con simile data di scadenza. Tralascio la sorpresa di aver trovato (e mangiato) i pomodori provenienti da Israele e i salamini Beretta.

4. La folla ti accompagna ovunque e comunque. Le persone in strada sono sempre tante, così tante che le distanze personali diminuiscono. Sorpassarsi e spingersi qui non è cosa di cui formalizzarsi.

5. L'ombrello serve più per proteggersi dal sole che dalla pioggia. Nella stagione umida estiva, se diluvia o c'è vento, non c'è altro da fare che ripararsi al chiuso. Se batte il sole l'ombrello è il tuo migliore amico. Me lo ha insegnato la mia diafana vicina americana.

6. Hong Kong non è la Cina continentale. Gli Hong Kongers non sono i mainland cinesi. Quando si dice che questa città è la porta dell'Oriente è tutto vero. Il desiderio di libertà e di democrazia di stampo Occidentale continua a bruciare sotto le ceneri delle manifestazioni pro-democracy dei ragazzi di Occupy Central.

7. Se ami la natura questa è la città giusta. Qui è potente e ribelle alle regole dell'uomo. Si vedono spartitraffico con palme e banani, alberi con radici che scavalcano le mura delle strade e vengono giù come zampe di animali preistorici. In alto, oltre i grattacieli, volano i nibbi, rapaci che possono raggiungere un'apertura alare di un metro e mezzo. Così veloci e forti che sembrano graffiare il cielo.

8. Il numero fortunato nella tradizione cinese è otto. Quindi non aggiungo altro e mi fermo qui. Good luck and welcome to Hong Kong!