1. Fa il suo debutto il divertentissimo programma di Samantha Bee

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L'ex corrispodente del Daily Show Samantha Bee ha fatto la sua comparsa nella seconda serata Americana con un programma di attualità e satira pungente, divertente, a tratti arrabbiato e molto femminista. Non ha risparmiato nessuno, neppure Donald Trump, il giornalista tv Matt Lauer e i media. Ah, e in questa prima stagione ha già sfoderato uno staff di autori ricchissimo, ed ha persino intervistato Barack Obama. E ora, con l'arrivo di Trump alla Casa Bianca, lo staff di Samantha Bee avrà senza dubbio il suo gran da fare per la seconda edizione dello show.

2. Beyoncé canta "Formation" durante il Super Bowl (e fa uscire Lemonade qualche mese dopo)

Beyoncé ha usato il palco del Super Bowl half-time show per portare all'attenzione il movimento Black Lives Matter grazie alla sua performance elettrizzante di "Formation," rendendo anche omaggio ai Black Panthers e a Malcolm X. La musica di Beyoncé ha riaffermato l'identità e la forza black in un anno così piagato dalle tensioni razziali e la rabbia verso gli abusi della polizia. Lemonade è stata definita dalla rivista americana Billboard "un'opera rivoluzionaria di femminismo nero" ed ha vinto anche il titolo di best album del 2016 nella classifica di Rolling Stone.

3. Lady Gaga sale sul palco con le vittime di abusi sessuali

Lady Gaga ha riportatato all'attenzione il problema degli abusi sessuali con la sua bellissima canzone Til It Happens to You, scritta dalla cantante insieme a Diane Warren per un documentario di Hunting Ground sul problema delle violenze sessuali nei campus universitari. La sua performance la notte degli Oscar è stata mozzafiato: presentata dal Vice Presidente Joe Biden, che si è fatto promotore di un'iniziativa proprio per combattere gli abusi sessuali nei college, Lady Gaga è salita sul palco con 50 vittime di abusi (e la stessa artista lo è stata). «It gets better, it gets better, in time»: con il tempo andrà meglio, assicura Lady Gaga nella canzone.

4. Il Generale Lori Robinson è stata la prima donna a guidare un commando militare

Lo scorso maggio, il generale Robinson è stata nominata capo del Northern Command americano: è quindi diventata il generale che controlla le attività militari nel Nord America e, secondo Reuters, uno degli ufficiali con maggior esperienza nell'esercito americano. Il Segretario alla Difesa Ash Carter ha affermato che la nomina rende di fatto Robinson la prima donna a combattere in un commando negli Stati Uniti. «Si tratta della posizione più alta per chi fa la carriera militare. Significa vigilare su chi porta i fucili o pilota aerei militari. Il Northern Command, che è stato creato dopo gli attacchi dell'11 settembre, è anche un incarico prestigioso, perché ha il compito di proteggere la patria. Ti dice dove sta andando la nazione», ha detto Tammy Duckworth, un veterano della Guerra in Irak, a proposito della nomina di Robisnon. «Per anni, le donne sono state bandite da questi ruoli. Ma la nomina del Generale Robinson oggi dichiara apertamente che ogni donna tenente può ambire ai vertici della gerarchia militare».

5. Una sentenza della corte suprema fa legge in merito all'aborto

Anche se il diritto all'aborto potrebbe essere ancora in pericolo, vista la promessa del Presidente Eletto Trump di nominare giudici obiettori, nel 2016 la Corte Suprema si è pronunciata in favore del diritto all'aborto. Lo ha fatto con una sentenza secondo la quale una legge del Texas - che prevedeva che i centri presso i quali si pratica l'aborto debbano rispettare gli stessi standard dei centri di chirurgia ambulatoriale - si traduce di fatto in diverse difficoltà per le donne che vogliono abortire. Se fosse stata confermata, questa legge avrebbe portato alla chiusura del 75 per cento dei centri per l'aborto nel territorio del Texas. La sentenza è stata una vittoria per quanti lottano per il diritto all'aborto, che negli Stati Uniti è stato recentemente messo in discussione da centinaia di leggi simili a questa.

6. Sarah McBride è entrata nella storia come la prima attivista trans a parlare al congresso di un partito

Sarah McBride, segretaria stampa della Human Rights Campaign, ha fatto il suo coming out sulla sua identità di transgender da quando aveva 21 anni. Nel 2012 è entrata alla storia, diventando la prima donna trans a lavorare alla Casa Bianca grazie a uno stage. E ha battuto ancora il suo record al congresso del Partito Democratico nel 2016, quando è diventata il primo trans a parlare in un'occasione di tale rilevanza. McBride ha festeggiato la decisione della Corte Suprema di promulgare la Marriage Equaliy, anche se la comunità LGBTQ, ha aggiunto, dovrà ancora fare le sue battaglie in tema di diritti. E ha chiesto: «Riusciremo a essere una nazione in cui tutti ameremo, saremo, e vivremo allo stesso modo?».

7. Hillary Clinton entra nella storia come prima donna candidata alla presidenza

Anche se alla fine non ce l'ha fatta alle urne, Hillary Clinton ha compiuto un grande passo diventando la prima donna candidata da un grande partito alla presidenza. E lo ha fatto mettendo le donne al centro della sua campagna, offrendo politiche progressiste come il congedo pagato per motivi famigliari, l'innalzamento del minimo salariale, e le battaglie in tema di diritto alla fertilità. Festeggiando la sua nomina storica al congresso dei Democratici, Clinton ha detto che «Quando non ci sono soffitti, l'unico limite è il cielo. Andiamo avanti, continuiamo finché ciascuna delle 161 milioni di donne in America non avrà tutte le opportunità che merita. Perché ancora più importante della storia che abbiamo fatto questa sera è quella che scriveremo insieme, nei prossimi anni».

8. Le atlete americane fanno la storia nelle Olimpiadi

Simone Biles, 19 anni, è entrata nella storia nelle prime Olimpiadi a cui ha partecipato diventando la prima ginnasta Americana ad aver mai vinto quattro medaglie d'oro. E il New Yorker l'ha definita la "più grande ginnasta di tutti i tempi".

La nuotatrice Katie Ledecky, che a soli 19 anni è il membro più giovane di una squadra di nuoto americana, ha battuto il record mondiale nello stile libero, sia nei 400 sia negli 800 metri. Secondo Sports Illustrated, è anche la seconda donna a vincere nei 200, 400 e 800 metri ai giochi Olimpici dopo Debbie Meyers nel 1968.

Altri primi posti degni di nota: Simone Manuel è la prima donna di colore ad aver vinto una medaglia d'oro a una gara di nuoto individuale; Michelle Carter, 30, è la prima americana ad avere vinto l'oro nel lancio del peso; e Ibtihaj Muhammad, 30, è la prima donna americana ad aver vinto una medaglia indossando l'hijab.

Allyson Felix, 30, è invece l'atleta di campo e circuito che ha vinto di più in tutta la storia delle Olimpiadi, vincendo la sua settima medaglia olimpica ai giochi di Rio. Kim Rhode, 37, campionessa di tiro a volo, è la prima donna ad aver vinto medaglie in sei giochi olimpici di fila.

9. La lega americana di Hockey ha il suo primo coach donna

Ad agosto gli Arizona Coyotes hanno scelto come allenatore Dawn Braid, che diventa così la prima donna coach nella storia della NHL, la lega americana di Hockey. «Rispettano ciò che faccio, perciò sono stata nominata allenatore a tempo pieno, e prima donna allenatore nella storia della NHL, e questo mi riempie d'orgoglio», ha dichiarato Braid. «Ho lavorato sodo per avere questa opportunità. Il mio impegno dura da anni, e non vedo l'ora di crescere ancora».

10. Ashley Graham è in copertina sul numero di Sports Illustrated dedicato ai costumi da bagno

La modella Ashley Graham (che è stata anche sulla copertina di Cosmopolitan USA lo scorso agosto) è entrata nella storia quest'anno finendo sulla copertina dell'illustre numero di Sports Illustrated's dedicato ai costumi da bagno. Graham, che porta la taglia 46 (solo una taglia in meno rispetto alla donna Americana media) spera che venga presto abbandonata la definizione di "taglie forti" e che l'industria della moda e della pubblicità arrivi ad accettare e promuovere ogni tipo di corpo. «Mi auguro che il prossimo anno la gente smetterà di dire "è una taglia forte" e affermerà semplicemente "è una modella.". E io sono fiduciosa», ha raccontato Ashley in un'intervista al Daily Beast lo scorso febbraio. "Le modelle possono essere descritte in ogni modo. A me piacciono quelle curvasexyliziose. E io credo di avere anche un buon sapore".

11. Jill Soloway grida "rovesciamo il patriarcato" agli Emmy

Quando ha accettato l'Emmy per Transparent, una serie comica che ha per protagonisti una donna transgender, la regista Jill Soloway ha colto l'occasione per schierarsi contro la società del patriarcato, e promuovere il femminismo e i diritti civili. «Grazie alla comunità trans per le vite che vivete», ha detto Jill. «Dobbiamo fermare la violenza contro le donne transgender e far cadere il patriarcato. Rovesciamo il patriarcato!».

12. La tesoreria di stato americana ha annunciato che Harriet Tubman sarà sulle banconote da 20 dollari

Era da tanto che ce lo aspettavamo: per la prima volta in oltre un secolo, le donne saranno finalmente rappresentate sulla cartamoneta negli Stati Uniti. Lo scorso agosto, la tesoreria di stato americana ha annunciato che alcune delle suffragette appariranno sul lato posteriore delle banconote da cinque e dieci dollari, mentre Harriet Tubman, la donna che fuggì dalla schiavitù e che fu attivista della rete "Underground Railroad", sarà il volto della banconota da venti dollari. Sarà Andrew Jackson a spostarsi di dietro!

13. Le donne musulmane che indossano il Hijab diventano fenomeno di moda di massa

Nell'anno che ha visto l'ascesa dell'islamofobia è stato bellissimo vedere la stampa e le principali firme della moda appoggiare l'hijab. Su Playboy c'è stata per la prima volta una musulmana che ha posato indossando l'hijab, e lo stesso su Women's Running. Dolce & Gabbana hanno lanciato una collezione di hijab e abaya mentre la designer indonesiana Anniesa Hasibuan è entrata nella storia alla settimana della moda di New York facendo sfilare le sue modelle con l'hijab. E, per la prima volta, anche tra le pubblicità di CoverGirl abbiamo visto una donna con l'hijab, la blogger beauty Nura Afia.

Halima Aden, 19enne Somalo-americana, è stata la prima donna a gareggiare per il titolo di Miss Minnesota vestita in ambiti islamici (l'hijab e, per la gara di bikini, ha scelto il burkini). Anche se Aden non ha vinto, è però riuscita a far saltare molti stereotipi. «Per tantissimo tempo ho creduto che essere diversa non era una bella cosa. Crescendo, però, ho capito che siamo tutti nati per distinguerci, nessuno di noi dovrebbe omologarsi», ha raccontato la ragazza a CBS News. «Quanto sarebbe noioso il mondo se fossimo tutti uguali?».

14. La legge che dice no all'IVA sugli assorbenti

Le attiviste d'America (e un po' di tutto il mondo) si sono scagliate contro i governi del loro Paese, che tassano i prodotti per l'igiene femminile quasi fossero prodotti di lusso. È stata una battaglia particolarmente complessa negli Stati Uniti, dove le tasse dipendono dai governi locali. E all'inizio del 2016, solo cinque stati avevano tolto l'IVA agli assorbenti interni. Il movimento ha visto il successo a maggio, quando lo stato di New York ha abolito questa tassa, e il sindaco della Grande Mela, Bill de Blasio, ha firmato una legge che prevede che i prodotti per l'igiene femminili siano distribuiti gratuitamente nei bagni degli edifici pubblici. La tassa è stata mandata in pensione anche a Chicago, e poi a Washington DC, nel resto dell'Illinois, e nel Connecticut. Il presidente Obama si era dichiarato contro la tassa sugli assorbenti durante un'intervista con la YouTuber Ingrid Nielsen. «Devo dirglielo, non ho idea del perché gli stati li tassino come se fossero beni di lusso», ha affermato il presidente. «Il sospetto che mi viene è che a fare le leggi quando passò anche questa erano gli uomini».

15. La California inasprisce le pene contro le violenze sessuali

L'indignazione nata dalla sentenza troppo indulgente nei confronti di Brock Turner (il violentatore di Stanford) ha fatto sì che la California abbia visto un rapido cambiamento legislativo in merito. Il Governatore Jerry Brown ha firmato infatti due leggi che estendono la definizione legale di stupro e aumenta le pene minime per le sentenze di violenza sessuale. Le leggi entreranno in vigore il 1 gennaio 2017.

16. Michelle Obama fa il suo commuovente discorso contro le violenze sessuali

Michelle Obama ha fatto un discorso diretto e deciso contro Donald Trump e la cultura dello stupro mentre sosteneva la candidature di Hillary Clinton. C'è voluto poco perché i media concordassero che è il discorso più bello di quest'ultima campagna elettorale, e che è riuscito ad esprimere il dolore e la rabbia di milioni di donne che sono state ferite dai commenti di Trump che si vantava dei suoi abusi sessuali e delle numerose accuse che gli sono piombate addosso di recente. È orrendo che un candidato presidenziale (anzi, oggi il presidente letto) sia accusato di violenze sessuali plurime. Il discorso di Michelle è riuscito però a dare voce e importanza alle paure e alla rabbia di milioni di donne in America, ed ha dato forza alle vittime di abusi che, ancora troppo spesso, non riescono a denunciare per l'imbarazzo e la vergogna.

17. Le femministe si fanno chiamare "Nasty Woman"

Gli insulti di Donald Trump nei confronti di Hillary Clinton durante l'ultimo dibattito presidenziale hanno galvanizzato le femministe, che sanno anche troppo bene cosa vuol dire suscitare le ire degli uomini che le ritengono ambiziose e decise. "Nasty Woman", "la donna cattiva," è diventato un meme a partire da Clinton e dalla hit di Janet Jackson "Nasty," con tanto di merchandising e di appello alle donne. La senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren ha messo così in guardia Trump: «Beccati questa, Donald: le Nasty Woman sono donne toste. Le Nasty Woman sono sveglie. E le Nasty Woman votano.» E anche se Trump è stato eletto alla Casa Bianca, potete scommeterci: le Nasty Woman continueranno la loro battaglia. E continueranno a far sentire la loro voce.

18. Al Senato USA ci sono più donne di colore che mai nella storia

L'Attorney General (una sorta di Assessore alla Giustizia, NdT) in California, Kamala Harris, Catherine Cortez Masto del Nevada, e Tammy Duckworth in Illinois sono state elette al Senato Americano nel 2016, quadruplicando così il numero di senatrici di colore. Dal 2012 a oggi, l'unica donna di colore a sedere in Senato è stata Marie Hizono delle Hawaii. Ma c'è di più, perché ciascuna di queste quattro donne ha contribuito a scrivere la storia: Harris è la prima donna di origini indiane, Cortez Masto la prima donna Latina, e Duckworth la prima donna di orgine thailandese. Vanno ricordate qui anche Pramila Jayapal per lo Stato di Washington, la prima donna di origine indiana a entrare nella camera dei rappresentanti, e Ihan Omar per il Minnesota, la prima donna di origini somale a essere eletta in una legislatura.

19. Amy Schumer è la prima donna nell'elenco dei comici più pagati di Forbes

Amy Schumer è la prima donna a entrare nella lista dei comici più pagati di Forbes. Si è piazzata quarta, con un reddito di circa 17 milioni di dollari guadagnato tra il giugno 2015 e il 2016. Nel 2016 ha fatto successo il suo primo libro, Girl With the Lower Back Tattoo, ed è diventata la prima donna comico al Madison Square Garden.

20. Milioni di donne si uniscono su un gruppo Facebook segreto in sostegno di Hillary Clinton

Milioni di donne sono in lutto dopo la sconfitta di Hillary Clinton nelle presidenziali che hanno visto trionfare Trump. E si sono riunite in un gruppo Facebook segreto detto Pantsuit Nation (la nazione del tailleur pantalone, NdT), per unirsi, consolarsi e sfogarsi contro la società del patriarcato, e per rimanere uniti contro il bigottismo e l'odio. Il gruppo, che è solo su invito, ha già 4 milioni di membri, ed è un luogo sicuro per le donne, la comunità LGBTQ, le minoranze e chiunque tema quello che potrà accadere durante gli anni della presidenza di Trump.

DaCosmopolitan US