Elsa Pataky: La mia vita Fast & Furious

Mai chiamarla "Signora Thor". Quasi subito nel corso della nostra intervista, Elsa Pataky ci tiene a precisare una qualità del suo matrimonio con l'attore Chirs Hemsworth, l'australiano che interpreta il figlio di Odino nei film Marvel: «Siamo molto competitivi. Riguardo a tutto».

Succede nella vita, ma non sullo schermo, dove la splendida trentaseienne spagnola decide di lasciare andare il suo uomo (Vin Diesel) e spingerlo tra le braccia della ex (Michelle Rodriguez), data per morta due film fa.

Sebbene ci sia quel “6” alla fine del titolo, il nuovo capitolo di "Fast & Furious" (in uscita sugli schermi il 22 maggio) riesce meglio dei suoi predecessori a delineare personaggi femminili più interessanti degli iconici eroi tutti d'un pezzo.

«Credo sia la situazione perfetta per una donna» afferma Elsa Pataky. «Interpretare questo ruolo mi fa bene: d'un tratto mi sento la mamma perfetta, l'attrice perfetta e la moglie perfetta. Mi sento come Wonder Woman. Le donne di questo film sono indipendenti e in grado di fare tutto senza l'aiuto del maschio. Dunque penso che sia molto simile a quello che accade nella realtà, dove siamo mamme e allo stesso tempo siamo in grado di governare un Paese».

Dunque Hollywood è pronta a rivalutare personaggi femminili che tengano testa ad eroi tutto muscoli?

«È un processo lento, ma sta accadendo. Le donne di Fast & Furious non hanno bisogno di essere salvate. Possono fare tutto da sole, anzi a volte sono loro che salvano gli uomini. Tutte hanno comunque una relazione, solo perché vogliono essere romantiche»

È stata una delusione sapere che il tuo personaggio avrebbe ceduto l'uomo a una ex fiamma?

«Certamente. Credo, comunque, sia un modo intelligente di portare avanti la saga: proprio come nella vita, non sempre ci sono bellissimi finali per una storia d'amore. Il mio ruolo è quello di una donna forte e intelligente, una che capisce benissimo il suo uomo. Sa bene che deve lasciarlo andare, anche se non lo desidera. È un bel conflitto per una persona: la mia Elena pensa a lui per primo, lo ama tantissimo e quindi lo lascia andare via»

Inevitabile chiedere se sei pronta a reagire allo stesso modo nella vita...

«So che farei lo stesso. E probabilmente mi rimboccherei le maniche e lo riconquisterei!»

È sempre stato un tuo sogno sfondare anche nel cinema statunitense?

«Beh, un'attrice ha sempre un sogno e io sono cresciuta guardando i film di Hollywood. Oggi mi piace avere due dimensioni artistiche: mi diverto molto e mi considero fortunata a partecipare a Fast & Furious, ma amo anche lavorare in Europa in film low budget. Quelli fatti con meno soldi, ma tanto cuore. Non smetterò mai di combattere per ruoli in film indipendenti»

Qual era il poster che avevi in camera da ragazzina...

«Senza dubbio Thor! (ride) No, la verità è che non sono mai stata una super fan e non ho mai avuto un attore o un'attrice idolo. Mio nonno era un grande attore di metodo a teatro: volevo renderlo orgoglioso, per questo sono diventata attrice. Diventare come mio nonno e riempirlo di orgoglio era la mia ossessione»

Era questa la vita che la tua famiglia sognava per te?

«In realtà i miei genitori volevano che continuassi a studiare giornalismo. Non credevano a questa cosa dell'attrice e in parte avevano ragione: è un mestiere difficilissimo perché ti richiede uno sforzo mentale di grandi proporzioni. Certamente ti frustrerà e ti butterà giù. Quindi richiede preparazione ai fallimenti e tanta forza di spirito. È una sfida psicologica costante»

Dunque incoraggeresti mai tua figlia a intraprendere una carriera simile?

«Penso che si debba lasciare liberi i propri figli di fare quello che vogliono. Quello che farò però sarà mostrarle quanto è duro questo mondo. Se un giorno si sentirà forte abbastanza da voler intraprendere anche lei questa carriera, allora sarà libera di farlo»

Facciamo un attimo il punto: tu sei spagnola, hai sposato un australiano, a volte lavori negli USA, e spesso anche da qualche altra parte nel mondo. E sei una mamma. Quanto è facile cedere alla pressione con questa instabilità geografica? In altre parole, dov'è casa tua?

«Dappertutto. Io e Chris ci inseguiamo a vicenda (i due sono sposati dalla fine del 2010, NdR). La verità è che siamo come degli zingari: durante le riprese di Fast & Furious 6 e del sequel di Thor, abbiamo abitato a Londra per un anno e mezzo. Ora viviamo a Los Angeles e presto andremo a Hong Kong»

Dove lasci la tua piccola quando giri Fast & Furious?

«La porto sul set! In realtà è facile perché gli attori si conoscono ormai da tanto tempo e hanno creato l'atmosfera giusta. Ora siamo diventati tutti genitori: immagina un set pieno di bambini e tate... La mia piccola India Rose (1 anno) era sempre con me»

A proposito di tuo marito Chirs Hemsworth, anche lui durante una pausa dai blockbuster Marvel, ha interpretato un film incentrato su corse in auto, Rush, in cui ha il ruolo del pilota. È stata una scelta dovuta anche a competitività?

«È venuto il dubbio anche a me! Io e Chris siamo molti competitivi. Lui è il classico uomo che deve vincere sempre, anche quando sfida me. Recentemente siamo andati sui go kart in Australia, sono riuscita a batterlo e lui continuava a cercava tante scuse per non riconoscere la mia vittoria. Oggi stiamo ancora competendo, con vere moto»

Quindi, contrariamente agli eroi di Fast & Furious, tu ami le moto?

È una delle mie più grandi passioni. Da quando avevo sedici anni ho nutrito un amore sfegatato per le Ducati. Oggi ne possiedo una tutta mia.

Chiudiamo con una domanda sulla gelosia. In una sequenza di Rush tuo marito sposa Olivia Wilde. Eri sul set quel giorno?

«No, ho evitato. Abbiamo un accordo in famiglia: io non mi presento nei giorni caldi dei suoi set, e lui fa lo stesso. Non l'ho voluto durante le riprese di Fast & Furious 6 quando dovevo girare la scena in cui sono a letto con Vin Diesel»