Gerard Butler: Sì, lo ammetto sono sexy

Gerard Butler ci viene incontro con T-shirt e pantaloni militari, sorridendo con gli occhi blu, la mascella volitiva, i capelli che ti vien voglia di mettergli la mano dentro... Che sogno di maschio! Tra l’altro quando lo incontriamo sta girando il kolossal mitologico "Gods Of Egypt", in cui lo vedremo nella parte del cattivo supersexy tutto armatura lucente e bicipiti possenti. Il che significa che è in splendida forma: hai presente com’era in "300"? Ecco, oggi lui è più o meno così. La prima domanda quindi nasce spontanea...

Da quando sei apparso in 300, il tuo corpo ipermuscoloso è diventato un po’ il tuo segno distintivo. Ti pesa essere considerato un sexsymbol?

«So che molti attori non vogliono parlare di questa cosa. Ma io non faccio l’ipocrita: è parte della professione di attore avere un corpo adatto a tutti i ruoli che ti possono offrire».

Come ti mantieni tanto in forma?

«Semplice, mi faccio il mazzo in palestra! Se devi essere un dio dell’antico Egitto, non hai scampo: per mettere su muscoli devi stare incollato ai pesi. Ma non mi dispiace: adoro fare sport, soprattutto il calcio! Da buon scozzese sono un fan del Celtic (la squadra di Glasgow, ndr), fin da quando da bambino facevo il centravanti della squadra della scuola. Se un giorno mai avrò un figlio, spero proprio di riuscire a condividere questa mia passione con lui!».

Anche per te è stato così?

«Purtroppo no... Non ho visto il mio padre biologico per 14 anni, sono cresciuto con il patrigno. Poi, un giorno, la vita mi ha fatto una sorpresa e lui mi ha voluto incontrare. Se n’è andato dopo sei mesi, era malato di cancro. Ma almeno l’ho conosciuto».

Ti manca avere una famiglia tua?

«Ogni uomo ha un’idea diversa dell’amore. C’è chi si accontenta del sesso, chi di un buon rapporto come con un’amica. Io sono uno di quelli che forse è spesso solo, perché desidera la cosa più difficile: trovare la persona giusta. Bisogna essere fortunati in questo e non ho proprio idea di come sarà quando la incontrerò. Di certo so che mi piacerebbe guardare una partita di calcio con lei. Sarebbe anche bello che la sera, dopo essermi spaccato la schiena sul set o in palestra, mi accogliesse con un bel massaggio rilassante!».

È vero che pratichi la meditazione?

«Sì, vivo in un ranch sopra Malibu, lontano dal caos di Hollywood e la mattina amo alzarmi presto, verso le 7 e andare nella foresta, che mi ricorda tanto il mio Paese d’origine, la Scozia. Mi sento a mio agio tra i monti, adoro essere circondato dalla natura e avere il silenzio totale intorno a me. Ma condivido questa passione anche con molti miei amici: ogni tanto andiamo a fare una passeggiata insieme, e devo dire che mi basta per conservare il mio equilibrio».

Il tuo sogno per il futuro?

«Scrivo canzoni e mi piace suonare. Chi lo sa, forse un giorno, se mai sentirò il bisogno di cambiare vita, proverò a sfondare nelmondo della musica!».