È possente, dignitoso, intenso (anche un po’ imbronciato, ma nessuno è perfetto, no?). Ha la barba scura, la cresta punk, lo sguardo del colore della notte. Eppure sa essere accudente, dolce: mangia come un lord, seduto in “sala da pranzo”. E, la sera, prepara i letti per tutta la famiglia... un tipo decisamente avanti.

Che cos’è, l’identikit dell’uomo dei miei sogni? Non proprio. Sto parlando del gigante della giungla equatoriale: il gorilla di montagna. Dal vivo è romantico, intelligente, mai apatico (condivido la frase di Goethe: «Solo se le scimmie sapessero annoiarsi potrebbero diventare uomini!»).

Per incontrare questo gigante africano, ho superato i miei limiti: ho camminato per ore in salita e sono stata obbligata a stare zitta per non turbarlo (questa è stata proprio una prova tosta). Ne valeva la pena: ho capito che un sano “neoprimitivismo” ci può dare una mano ad affrontare il rientro in città.

Innanzitutto, nella giungla ho avuto la conferma che essere piccoline è un vantaggio: passi facilmente tra i rami intrecciati, hai più equilibrio in discesa e soprattutto hai sempre al tuo fianco un portatore sorridente che, proprio in virtù della tua statura mignon, ti tende la mano per aiutarti nei tratti selvaggi (e, se sei anche tu formato XS oppure altissima e vuoi scoprirne i vantaggi, leggi il pezzo illuminante a pag. 60).

Secondo: osservando il comportamento degli animali, i loro scatti, la rapidità decisionale, ho preso contatto con la bellezza del pensiero non filtrato, a cascata, liquido. Tu hai mai “pensato con la pancia”? Seguire la bussola del sesto senso, senza il passaggio al setaccio della razionalità, spesso ci porta alle decisioni migliori in amore, con gli amici e anche nel lavoro. «L’intuizione arriva da dentro di noi», dice l’autrice di L’intelligenza intuitiva (leggi l’intervista a pag. 55) «è un navigatore infallibile, un canale che ti sintonizza con il tuo io interiore». Ascolta quel “driiiin” dentro di te e vai alla conquista del mondo!

Terzo: ho capito che la teoria evolutiva è ancora, decisamente, ultratrendy. La dinamica dell’adattamento va seguita con approccio fluido, morbido, proprio come quando si sta in piedi su un surf! E, in questo periodo di crisi, è la tecnica perfetta per orientarti nel mondo del lavoro: nel pezzo a pag. 70 vedrai come il “darwinismo” abbia coinvolto non solo la specie umana e animale, ma anche le professioni più gettonate. Insomma, sintonizzandoti sul cambiamento scoprirai (se non l’hai ancora trovato) il mestiere giusto anche tu!

Ultima dritta: sì, nella foresta si può sopravvivere qualche ora anche senza trucco (svegliandosi all’alba per andare a cercare i gorilla non c’è tempo neanche per il gloss!). Ma anche in città, questa stagione, ho scoperto che nel mak-up lo stile minimal è sexy (fiuuuuu...). Basta trovare sempre il colpo di genio giusto per ogni look (ombretto metallico, fard effetto 3D o altri beauty scoop che troverai a pag. 154). Ringrazio primatologi, gorilla, liane & Co. e ti auguro un favoloso settembre.

Enjoy!

Francesca Delogu

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