Un mio amico ha fondato il suo business su un principio elettrizzante: il genio è un’architettura di gruppo. Favoloso, no? Secondo lui nessun talento può superare un certo limite da solo: è grazie al “cortocircuito” con gli altri che nasce l’energia illuminante, l’intuizione che spacca. «Anche Michelangelo ha avuto bisogno del suo team per lasciare il segno nella storia», sostiene lui. Incoraggiante!

La pensa un po’ così anche un saggista inglese, che ha formulato questa teoria spericolata: “L’uomo si evolve quando le idee si incontrano e fanno sesso”. Qualcosa che suona come un’idea che ne incontra un’altra totalmente diversa e le dice :“Ciao, cosa fai stasera? Sei libera?”. Escono insieme, vanno a cena, fanno l’amore e nasce una nuova idea, che sarà in grado di far fare a noi umani uno step in avanti, una piccola rivoluzione. Adoro questo approccio.

Anche Cosmo prende forma così. Le nostre riunioni sono dei brainstorming a cascata, che inglobano tutti e tutto come dei pacman: blurp, inghiottita una proposta, avanti ancora, blurp, giù un altro spunto.

Tutti possono avere il lampo, la dritta, il flash che poi si spegne, si riaccende e si trasforma in qualcos’altro... E tutto si compone grazie all’impatto fra le “scintille” della squadra. Creando questo numero, ho scoperto che facendo così e allargando lo sguardo, non solo ci si sente più forti, più cariche, ma si diventa anche più fortunate. Sì, perché l’apertura, l’esposizione agli altri attira verso di te l’energia positiva e la “bonne chance”. Con un effetto a lunga durata che nessun amuleto può assicurare (e se vuoi saperne di più, leggi il pezzo a pag. 38).

Ma torniamo alle “idee che fanno sesso”. Per il servizio Mini maxi (a pag. 98) siamo partiti da un’ispirazione, che poi si è trasformata in un’altra storia, poi ancora in un’altra... E alla fine i costumi micro incontrano accessori enormi: due mondi apparentemente inconciliabili, che creano un effetto ipnotico. Anche questa è “architettura di gruppo”, no? Ma quale équipe può essere più stratosferica del network di Cosmo, che lavora tutti i giorni per lo stesso marchio in oltre 60 Paesi?

Tieniti forte: in questo numero un pool di direttori delle edizioni internazionali ha scelto solo per te le “Cosmospiagge” di ogni angolo del mondo, con indirizzi, dritte da paura e hot spot unici. Da Rio de Janeiro («il Posto 9 di Ipanema è fantastico, ma attente a non sconfinare nel Posto 8: è la spiaggia gay. Divertimento assicurato ma non si cucca proprio!») a Sydney, per fare “avvistamento surfisti”, fino a Praga (sì, hai capito bene!), dove c’è una city-beach con sabbia finta, disco e Spa (da pag. 173).

Pronta la valigia? Enjoy!

Francesca Delogu

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