Tu sei lei, è già la mia preferita. Un riff di piano e chitarra (quasi una carezza). Ad alto tasso di tenerezza. Poi un nastro sincopato fra batteria chitarra elettrica. «Dopo tutti questi anni, io non smetto di guardarti, qualche volta ancora a bocca aperta». Ebbene sì, il Liga è tornato. Ed è inutile ribadire che ha fatto breccia nei nostri cuori. Perché trova sempre le parole giuste per esprimere quei sentimenti primari che - chi più chi meno - muovono tutti noi. Soprattutto l'amore.

E se riesci a trovartelo davanti (in total black: jeans giacca e maglietta) come è successo a me questa mattina, ti accorgi che anche se i capelli si sono imbiancati e accorciati (“il taglio è stata una liberazione, basta con le tinture”) resta sempre un gran figo e il ciuffo ribelle sale e pepe è molto rock. «Se il rock è urgenza di urlare senza pudore le proprie emozioni e di celebrare la vita, sì a 53 anni suonati sono un rocker» ammette Luciano Ligabue.

Lo abbiamo incontrato in occasione della presentazione del suo nuovo album di inediti Mondovisione (Zoo Aperto/Warner Music) che uscirà il 26 novembre, anticipato dal primo singolo Il sale della terra che è già in vetta alle classifiche. Un album percorso da tre e parole chiave: l'indignazione («Non ne possiamo più dei ladroni, di chi doveva pagare e non ha mai pagato») è amore («quello che conta davvero e può rompere lil muro dell'indifferenza».

Ecco cosa ci racconta della sua Visione del mondo.

Il mondo è come ognuno lo vede. Sono sempre i sogni a dare forma al mondo. La nostra idea di realtà passa attraverso il nostro modo di vederla e quindi anche attraverso il modo di sognarla. A occhi aperti. Qualsiasi cosa abbia plasmato il mondo è passata attraverso il sogno d qualcuno che poi l'ha realizzato. Ragazzi, credete nei vostri sogni.

Siamo nati per vivere: adesso e qui. Anche se non ce ne rendiamo conto, anche se cisentiamo dentro una routine, nella realtà ogni attimo è diverso. Quello che te lo fa vivere uguale agli altri, quello che ti fa annoiare, è il tuo modo di reagire a quell'attimo. Ma l'attimo di per sé, ogni volta è diverso.

Cerca sempre la verità e l'autenticità. Credo che non se ne possa fare a meno, io almeno non poteri. Ho sempre cercato il suono più vero. Fare le cose per davvero. Spesso per amore s’indossano delle maschere, si cerca di far vedere un aspetto che in realtà non esiste solo per conquistare l’altro. Per paura di non essere all'altezza. Proviamo allora, come dice il Liga «Parlami davvero, sentimi davvero. Baciami davvero».

Ama i tuoi difetti. Sono quelli che vi rendono uniche! «Tutte le donne si riconoscono dei difetti fisici e cercano sempre di nasconderli, in genere non le rassicura più di tanto che tu dica che per te quelli non sono difetti... Mentre a me piacciono tutti», canta e dice Ligabue. Come dire. Ti amo per come sei fatta. Non c'è dichiarazione più bella. Sei d'accordo?

Per il Tour, già raddoppia le date di Roma (30 e 31 maggio allo stadio Olimpico) e Milano (6 e 7 giugno allo stadio San Siro) e tappa pure a Catania (11 giugno allo stadio Massimino).La seconda parte del tour toccherà poi le città di Padova (12 luglio allo stadio Euganeo), Firenze (16 luglio allo stadio Artemio Franchi), Pescara (19 luglio allo stadio Adriatico) e Salerno (23 luglio allo stadio Arechi).