Sting è uno degli artisti musicali professionalmente più longevi, avendo debuttato con i Police nel lontano 1977.

Ora che ha superato la sessantina, la rock star si sente ancora perfettamente a proprio agio, e non sente il bisogno di apportare alcuna modifica alla propria immagine.

«Mi sento molto bene con me stesso, faccio il mio lavoro e lo amo come sempre», ha raccontato al tabloid britannico The Sun.

«Me la cavo piuttosto bene, anche se sto invecchiando. Non potrebbe essere altrimenti, d'altronde. È parte del gioco e conosco bene la realtà. Ho 61 anni e so chi sono».

Il musicista è inoltre da poco diventato nonno, un evento inaspettato che lo ha riempito di gioia.

«Può suonare ridicolo, ma non avrei mai pensato di diventare nonno, nonostante io abbia sei figli. Diciamo che era inevitabile», ha aggiunto.

«Così adesso ho un'adorabile nipotina di nome Juliet, che ha 18 mesi e un ciuffo di capelli rossi che la fa assomigliare a un candelotto di dinamite. È fantastica».

Infine, nonostante molti fanogliano assistere ad una reunion dei Police, Sting preferisce continuare a perseguire la propria carriera da solista.

«Ho sempre pensato che essere parte di una band fosse un po' come far parte di una gang giovanile, dunque ovviamente non vorrei stare in una gang a sessant'anni!», ha spiegato.

«Ho comunque una “band”. Si tratta dei professionisti che mi accompagnano da vent'anni. Sono adulti e la loro età è simile alla mia».

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