Vivienne Westwood ha presentato ieri la collezione primaverile della sua linea Red Label alla London Fashion Week.

L'apertura dell'attesissima sfilata è stata affidata alla modella Lily Cole, la quale si è esibita in una danza ispirata alla fiaba di Hans Christian Andersen «Le scarpette rosse».

Tra gli abiti in passerella c'erano magliette con la scritta «Climate Change», e in generale l'intera collezione era giocata su temi ambientalisti, da sempre molto cari alla stilista.

I tessuti stampati erano anch'essi molto presenti, ad esempio nelle tute e negli abiti d'ispirazione retrò decorati da pattern fiorati.

Non mancavano nemmeno i celebri vestitini destrutturati in tessuto scozzese, e i pantaloni erano invece ampi, abbinati a giacche in satin dal taglio asciutto.

Anche Jonathan Saunders ha calcato la passerella dell'evento londinese ieri sera, con una collezione ispirata agli anni Settanta.

La palette colori era molto semplice, e spaziava dai toni dell'arancio, a quelli del blu, a quelli del rosso.

Gli outfit presentati, un mix perfetto di vintage e moderno composto da gonne al ginocchio, short e giacche corte, erano abbinati ad occhiali da sole e sandali bassi.

Infine Matthew Williamson, celebre per le sue eccentriche stampe, ha svelato al pubblico i suoi nuovi modelli, i quali presentavano alcune novità rispetto al passato.

I pattern dei tessuti avevano infatti un aspetto caotico e disordinato, come se fossero stati disegnati da un bambino.

I colori erano comunque sgargianti e spesso in contrasto tra loro, come nel caso di un completo arancione abbinato ad una camicetta rosa, o in quello di una tuta a fiori gialli stretta da una cintura scarlatta.

La settimana della moda continuerà oggi nella capitale inglese con le sfilate di Christopher Kane, Marios Schwab, Erdem e Tom Ford.

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