Balenciaga ha fatto causa a Nicolas Ghesquière chiedendo un risarcimento danni di 7 milioni di euro per le sue dichiarazioni offensive nei confronti della dirigenza della maison.

L'ex direttore creativo del brand italiano ha di recente raccontato alla rivista System le motivazioni dietro la sua dipartita da Balenciaga, contravvenendo così ad un contratto stipulato con la maison all'inizio del suo mandato. Secondo WWD infatti lo stilista era tenuto a evitare qualsiasi osservazione che potesse danneggiare la reputazione del marchio, dei suoi azionisti, dei suoi collaboratori o dei proprietari Kering.

Ciononostante nell'intervista a System, Ghesquière ha dichiarato che «mancava nell'azienda una vera forza dirigenziale» e che lui si sentiva «prosciugato di tutte le sue forze, perchè volevano rubargli la sua identità artistica mentre cercava solamente di trovare un compromesso estetico tra il suo stile e quello della maison».

Balenciaga e Ghesquière hanno terminato la loro collaborazione a novembre dell'anno scorso, dopo 15 anni di partnership.

Al suo licenziamento lo stilista ha ricevuto una buona uscita di 6,6 milioni di euro.

«Balenciaga non tollera che i suoi designer giustifichino le loro scelte personali accusando la maison», legge il capo d'accusa contro lo stilista.

«In generale, le due parti, conoscendo l'ipersensibilità del mercato del fashion, non devono mai commentare la fine di un rapporto professionale. Questo per evitare che le reciproche motivazioni danneggino in qualche modo gli interessi economici o l'immagine dei soggetti stessi».

Alla fine dello scorso anno lo stilista è stato poi sostituito da Alexander Wang.

I legali di Guesquière stanno preparando i documenti da presentare in tribunale il prossimo 15 ottobre per rispondere alle accuse della maison Balenciaga.

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