Chris Brown non andrà in prigione perchè l'accusa ai suoi danni per omissione di soccorso è caduta.

Il distretto legale di Los Angeles aveva intentato una causa penale contro il rapper rimasto coinvolto in un incidente d'auto lo scorso 24 maggio.

Secondo la vittima, Olga Gure-Kovalenko, Brown si sarebbe rifiutato di consegnare la sua assicurazione e la sua patente di guida al momento della constatazione amichevole, comportamento che in California viene considerato reato. La presunta vittima ha poi ritirato la denuncia ai danni del rapper, sostenendo che si trattava comunque di un episodio insignificante.

Ciononostante il dipartimento legale di Los Angeles ha voluto procedere con la causa penale e ha portato il caso davanti al giudice giovedì scorso.

Secondo TMZ infatti, l'avvocato distrettuale di Los Angeles avrebbe accusato Brown di essere stato aggressivo nei confronti della Gure-Kovalenko al momento dell'incidente e di averla insultata con l'epiteto «puttana».

«Il legale ha inoltre sottolineato come il rapper fosse sotto custodia cautelare al momento dell'incidente e di come quindi la sua mancata collaborazione al momento della contestazione amichevole risultasse ancora più grave».

Ma la sua argomentazione non ha trovato il favore della Corte né tanto meno la conferma da parte di Brown, in libertà vigilata dopo il caso di aggressione ai danni della sua ex fidanzata Rihanna nel 2009.

Il rapper si è infatti dichiarato innocente e la Corte ha deciso di scagionarlo sia per il reato di omissione di soccorso che di guida senza patente e senza assicurazione.

Il legale di Brown, Mark Geragos ha commentato l'udienza, sostenendo che spesso le persone sono prevenute nei confronti del suo cliente a causa della sua pessima fama.

«Purtroppo è stato processato per chi è e non per quello che ha realmente fatto».

Se la Corte avesse deciso di confermare la condanna, Brown avrebbe dovuto scontare quattro anni di prigione.

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