Adam Brody apparirà in autunno nel film biografico «Lovelace», ispirato alla vita di Linda Lovelace, la prima pornodiva vera e propria che esordì nel 1972 col film «Gola profonda».

Discutendo di come l'atteggiamento verso la pornografia sia cambiato nel corso dei decenni, l'attore ha paragonato alcune celebrities alle pornostar – con chiaro riferimento ai video scandalosi pubblicati su internet da alcune aspiranti starlette.

«Al giorno d'oggi ci sono celebrities che essenzialmente iniziano la carriera come pornostar. Può succedere che sia con i loro fidanzati, ma è comunque così che sfondano. Non sono più stigmatizzate e forse infatti non dovrebbero esserlo», ha spiegato al magazine Cosmopolitan.

«Ma non riesco a immaginare che il porno possa essere psicologicamente sano per le persone coinvolte. Comunque, la violenza domestiche che si vede nel film è milioni di volte più distruttiva del porno, ed è davvero triste».

La protagonista della storia dichiarò infatti di essere stata costretta a fare del porno dal suo marito di allora e, prima di morire, divenne portavoce del movimento anti-pornografia.

«Io non sono a favore di rendere l'intera faccenda illegale – cosa che mi sembra difficile da attuare – ma non ho idea di quale sia la soluzione», ha concluso Brody.

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