Lo scorso giugno 50 Cent era stato accusato di violenza domestica e vandalismo da Daphne Joy, da cui il rapper avrebbe avuto un figlio (non legalmente riconosciuto) dopo tre anni di relazione.

Le autorità locali di Toluca Lake in California - chiamate dalla donna che si era chiusa in camera per non essere picchiata - avrebbero trovato la casa danneggiata, con tanto di candelabri, mobili, una lampada e un televisore distrutti. 50 Cent, che non era sul posto al momento del loro arrivo, avrebbe a quanto pare forzato la porta e picchiato la donna.

I danni ammonterebbero a oltre cinquemila euro.

Come riportato dal sito TMZ ieri il rapper si è presentato in tribunale per dichiararsi non colpevole attraverso il suo avvocato Scott Leemon, che ha consegnato la dichiarazione per suo conto.

Per il momento il giudice Bernard Kamins ha emesso a carico del cantante un'ingiunzione a mantenersi ad almeno 90 metri di distanza dalla Joy, deliberando anche una non-autorizzazione per il cantante a possedere armi da fuoco: 50 Cent sarà infatti tenuto a consegnare eventuali armi già in suo possesso.

L'udienza finale si terrà il 4 settembre e, in caso di sentenza di colpevolezza, il rapper rischia fino a cinque anni di carcere e una multa di 40mila euro per i danni materiali.

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