Donatella Versace lavora nell’industria fashion dagli anni Settanta, ed è stata testimone di numerosi cambiamenti. In primis Internet che ha rivoluzionato il mondo delle sfilate.

«C’è stata senz’altro un’evoluzione da parte mia, perché in un altro momento non c’era internet, non c’era nulla. La gente scattava foto durante le sfilate e il resto del mondo non sapeva nulla di ciò che stava accadendo. T’immagini quanto è cambiato?», ha riferito la Versace alla rivista Dazed Digital.

«Voglio dire, sembra assurdo che se io faccio una sfilata domani, tutto il mondo saprà di cosa si tratta. Mi sorprende tutta questa trasparenza, questa immediatezza, perché fa il giro del mondo in tempo reale».

La Versace è conosciuta per il suo iconico abito con le spille da balia, che hanno indossato Elizabeth Hurley e Lady Gaga.

La stilista ha parlato del motivo per cui l’abito è così importante per la casa di moda, rivelando che il primo ad averlo implementato è stato suo fratello Gianni.

«Quando Gianni mi ha chiesto di creare la prima collezione Versus del 1993, ero nella mia fase di ribellione, di provocazione, di audacia. Volevo fare qualcosa di diverso, non si sicuro. Allo stesso tempo, mi stavo occupando di alta moda con Gianni,» ha raccontato la stilista. «Stavo lavorando su un capo e Gianni mi ha chiesto di rivederlo. Io gli ho detto, “Dai, Gianni, non farmici tornare”. Allora ho preso una spilla da balia e ho detto: “Chi la vede, tanto?”. E da lì in poi mi sono fissata con quell’idea».

La Versace adora raccontare del suo primo periodo nel mondo della moda, quando le top model camminavano sulla passerella e scioccavano il pubblico con i loro abiti sexy e vivaci. Era un periodo completamente diverso ed è contenta di averlo vissuto.

«Sono felice di essere stata lì, di non averlo perso. Ho amato ogni istante di quell’epoca. Ci sono cose che succedono che non dimenticherai mai, e che non succederanno mai più. Quelli erano i tempi degli eccessi, del baccano, sotto molti aspetti, ma allo stesso tempo c’era anche una certa discrezione. Certo, abbiamo vinto noi per quanto riguardava il baccano!» ha raccontato ridendo. «Ma sai perché? Perché c’erano tante personalità, come le modelle, sai – delle ragazze meravigliose con una grande personalità. Non dovevamo cercare nessun’altra. Non è come adesso, che creiamo una ragazza con il look…».

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