Gli esordi di Vanessa Bruno non sono stati da subito rose e fiori. All'età di 25 anni la stilista dovette darsi un gran da fare per catalizzare l'attenzione sul suo marchio appena nato.

«Avevo appena dato vita al mio brand. Non c'era nessuno a supportarmi, né avevo molti soldi, solamente tanta passione», ha ricordato durante un'intervista con Elle UK.

«Spesso mi recavo nelle redazioni delle riviste di moda senza essere stata invitata, per mostrare loro i miei abiti. Sono il tipo di persona che se davvero vuole qualcosa solitamente riesce a ottenerlo».

La Bruno non è l'unica fashion designer ad essersi scontrata con le difficoltà agli inizi della propria carriera. Anche Emma Hill – ex direttrice creativa di Mulberry – ha recentemente raccontato quel periodo della sua vita, in cui prese l'agognata decisione di lasciare l'Inghilterra per trasferirsi a New York.

«Il mio sogno di vivere a New York divenne realtà quando avevo 25 anni. Non sapevo bene che cosa avrei fatto, ma portai con me il mio portfolio e ci andai piena di speranze. Vivevo in un appartamento minuscolo – tenevo i libri in forno per mancanza di spazio! Le persone temevano che non ce l'avrei fatta con i soldi», ha spiegato.

«Un amico una volta mi ha definita così: “Nata a Londra, ma fatta a New York”. Penso che avesse perfettamente ragione. L'avventura americana mi ha permesso di modellare la mia carriera grazie a ruoli di rilievo presso Calvin Klein e Marc Jacobs. Da lì sono tornata nel Regno Unito molto più sicura di me, per intraprendere la direzione creativa di Mulberry».

© Cover Media