Pochi mesi fa i Mumford + Sons sono stati costretti a cancellare alcuni concerti a causa dei problemi di salute del bassista Ted Dwane.

Il musicista aveva iniziato a sentirsi male durante un live e, in seguito a una risonanza magnetica, aveva scoperto di avere un pericoloso coagulo di sangue nel cervello.

Alla vigilia dell'operazione il frontman Marcus Mumford aveva espresso pubblicamente la propria preoccupazione e quella del resto della band. Dwane però non si sentiva altrettanto angosciato.

«Mi imbottivano di morfina, a dire il vero. Probabilmente ero il più rilassato di tutti», ha ricordato durante un'intervista con Q magazine.

Secondo alcuni, il coagulo potrebbe essere stato causato dall'entusiasmo del musicista per la pratica dell'head banging, che consiste nello scuotere vigorosamente la testa a tempo di musica.

«Non sono affatto sicuro che sia accaduto durante un concerto. Ma in ogni caso adesso ho deciso di muovere soltanto i fianchi, per sicurezza».

I Mumford + Sons hanno scalato le classifiche mondiali e sono stati headliner dell'ultima edizione del celebre festival di Glastonbury, in Inghilterra.

Nonostante il successo, però, hanno ancora molti detrattori.

«In questo momento le critiche non mi interessano. Non abbiamo mai sperato di piacere a tutti, né abbiamo mai chiuso la porta in faccia a nessuno. In ogni caso in questo momento non do alcun peso alle critiche», ha concluso Mumford.

© Cover Media