J. Crew ha ammesso di essersi spinto «troppo in là» rispetto all'estetica per cui è riconosciuto, per cui opererà a breve un deciso cambio di rotta.

L'azienda di moda ha cambiato stile da quando è approdata alla direzione artistica Jenna Lyons, creativa eccentrica e visionaria che non ha raccolto però grandi consensi e successi.

Un giornalista di Forbes, Chris DeRose, ha rivelato come la moglie di recente abbia mandato una lettera di fuoco all'amministratore delegato di J.Crew Mickey Drexler criticando la trasformazione del marchio.

«Sono così dispiaciuta e amareggiata che vi siate lasciati alle spalle i vostri valori e abbiate abbandonato i vostri fedeli clienti in questo modo!», ha scritto.

«Pensavo aveste imparato la lezione con Gap! Perché mandare all'aria brand iconici per creare qualcosa di molto meno interessante?!».

Drexler ha preso così seriamente la lettera della signora da convocare un'assemblea straordinaria con i vertici dell'azienda, in primis il presidente e capo del personal shopping. L’a.d. ha poi chiamato personalmente la moglie del giornalista chiedendole in particolare cosa apprezzasse e cosa l'avesse delusa dell'estetica del brand.

«Condividendo pur sempre il desiderio di evolvere, il team di J. Crew ha capito di essersi spinto troppo in là rispetto al design tradizionale e al messaggio estetico per cui è diventato famoso», ha dichiarato l'amministratore delegato.

In passato il marchio era infatti conosciuto per i suoi capi classici, come pantaloni color cachi e maglioni semplici e lineari. Negli ultimi anni invece ha proposto articoli sicuramente più eccentrici, come abiti paillettati e decorati da colori sgargianti.

Drexler ha infine mandato una mail alla signora DeRose riferendole di aver preso in grande considerazione i suoi consigli.

«Abbiamo ascoltato ogni sua parola».

«Spero che il prossimo autunno possa già vedere dei cambiamenti!».

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