In una recente intervista Ashton Kutcher ha paragonato Steve Jobs a Leonardo Da Vinci.

L'attore interpreta il fondatore di Apple nel docufilm «Jobs», che racconta la vita dell'imprenditore dalla sua adolescenza al successo mondiale nell'informatica.

Jobs è morto nel 2011 all'età di 56 anni a seguito di un infarto. L'imprenditore era inoltre gravemente malato di cancro al pancreas.

A distanza di qualche anno Kutcher rimpiange di aver mancato un appuntamento con Jobs, scomparso pochi mesi più tardi.

«Stavo lavorando quel giorno e non ho potuto assentarmi dal set, ma col senno di poi mi dico: “Avevo l'opportunità di conoscere il Leonardo Da Vinci dei nostri tempi e l'ho persa!”», ha raccontato l'attore a Jay Leno, conduttore di The Tonight Show.

«Non dimenticherò mai il momento in cui sono venuto a sapere della sua scomparsa perché mi sono reso conto che avevo dato per scontata la sua presenza. Così come avevo dato per scontato il contributo che aveva offerto alla nostra società e ho passato un momento di grande sconforto».

L'attore 35enne ha studiato nel dettaglio la vita di Steve Jobs per ritrarlo nel modo più fedele possibile, spingendosi a licenziare un ragazzo del suo staff per capire come deve sentirsi un uomo potente.

«L'idea di dover interpretare questo personaggio all'inizio mi terrorizzava. La possibilità di raffigurare una persona che rappresenta un guru del nostro tempo è una di quelle chance che arrivano una volta sola nella vita», aveva dichiarato tempo fa l'attore.

«E poi adoro il messaggio del film. Penso che sia fondamentale spronare i giovani a costruire, a muoversi nonostante il momento finanziario difficile che stiamo vivendo».

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