Amanda Bynes ha subito un ricovero forzato in un ospedale psichiatrico dopo che lunedì aveva appiccato il fuoco fuori da un'abitazione a Thousand Oaks, California. Le autorità che hanno ordinato l'internamento hanno applicato la legge 5150, che prevede il fermo fino a 72 ore per coloro che rappresentano un pericolo per se stessi e per gli altri.

Pare che l'episodio sia stato più grave di quanto non si pensasse all'inizio: l'incendio è stato provocato con la benzina e la 27enne ha rischiato di restare ferita gravemente.

«Ho visto questa ragazza con i pantaloni in fiamme, con una tanica di benzina in mano», ha raccontato a E! News il testimone Andrew Liverpool.

«A un certo punto si è buttata a terra proprio qui, rotolandosi e cercando di spegnere il fuoco che le si era appiccato addosso».

Liverpool stava tornando a casa dal lavoro intorno alle 20.45, quando si è imbattuto nell’attrice. Immediatamente si è fermato ad aiutarla.

«Ho fermato la macchina e sono sceso a darle una mano. Dopo aver spento il fuoco che aveva addosso si è precipitata verso il suo cane», ha ricordato l'uomo.

«Ho tolto di mezzo la tanica di benzina in modo da evitare che qualcos'altro prendesse fuoco. Le ho chiesto se stava bene, lei sembrava agitata e confusa. Poi alcune persone si sono precipitate sul luogo dell'incidente e quando mi sono voltato di nuovo lei non c'era più».

Mentre qualcuno chiamava i vigili del fuoco Liverpool è andato a cercare la Bynes, trovandola un isolato più in là, dove stava cercando di chiamare un taxi.

«Ho detto all'autista: “Non la faccia entrare. C'è un incendio”», ha proseguito il testimone.

«Ho tentato di fermarla e lei mi ha risposto di non toccarla. È salita sul taxi e l'autista è partito. Le auto della polizia l'hanno inseguita e poi non so che cosa è successo».

La legge 5150 è la stessa che fu applicata al caso Britney Spears nel 2008.

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