Quando nel 2011 è diventata il nuovo direttore creativo del marchio Chloé, Clare Waight Keller si è trasferita a Parigi insieme a tutta la famiglia.

La stilista non voleva ritrovarsi a vivere sola in un albergo, così ha convinto il marito e le due figlie ad andare con lei. In seguito anche il figlio Harrison si è riunito ai genitori e alle sorelle.

Persino il loro bassotto Harry ha dovuto traslocare. Il cagnolino aveva già vissuto a New York e a Londra, e per assicurarsi che non soffra a causa dei continui spostamenti, la Keller lo vizia portandolo regolarmente da un parrucchiere per cani.

«È molto orgoglioso della sua messa in piega», ha detto con un sorriso.

Essere la mente dietro la celebre casa di moda francese è un'esperienza stimolante per la designer, che ha illustrato in cosa Chloé si differenzia dagli altri brand.

«Il retaggio del nostro marchio ha più a che vedere con un certo tipo di approccio alle cose, piuttosto che con uno specifico capo di abbigliamento o con un logo», ha spiegato a Vogue UK.

«Ciò che attrae le donne è la vasta scelta offerta dalle nostre collezioni. Le donne scelgono i loro abiti in modo molto personale».

La stessa stilista possiede molti capi firmati Chloé nel suo guardaroba. Ama inoltre indossare camicie da uomo, e negli anni ha raccolto un'immensa collezione di scarpe.

«Tutte le scarpe di Manolo Blahnik che possiedo sono vintage, negli anni Novanta le acquistavo in modo ossessivo», ha rivelato.

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